PFM A RADDA IN CHIANTI, DI CIOCCIO: “SIAMO COME L'OLIO NUOVO SUL PANE TOSCANO”

News inserita il 11-09-2015 - Radda in Chianti

 

Con “All the Best Tour” la Premiata Forneria Marconi domani sera torna nel Chianti.

 

Dopo soli 4 mesi dall'ultima data Toscana la Pfm torna in regione per una nuova tappa del "All the Best Tour". Domani sera infatti, dalle ore 21 al Campo sportivo di Radda in Chianti la Premiata Forneria Marconi solcherà le assi del palco chiantigiano nell'unica data toscana in programma prima del tour mondiale in partenza in autunno.
Franz Di Cioccio, leader del gruppo, al telefono con la redazione di Oksiena si mostra euforico per il ritorno in Toscana  dopo il grande concerto del 1° di maggio a Capannori. Quella di Lucca fu la data della rinascita dopo l'uscita di Franco Mussida, chitarrista storico della band, domani sera invece è il momento della riconferma del successo eterno ed internazionale della Pfm. Un gruppo che fa del suo processo kafkiano di metamorfosi continua un elemento fondante l'essenza della band, stendardo italiano del progressive rock.

L'uscita di Mussida e l'innesto di Marco Sfogli quanto hanno mutato la Pfm?
Da maggio ad ora niente in realtà è cambiato da un punto di vista formale. Sicuramente con l'addio di Franco si è chiuso un capitolo della Premiata Forneria Marconi ma l'arrivo nel gruppo di Marco Sfogli ha permesso di dare nuovi input alla band. Marco è un giovane chitarrista molto distante, musicalmente parlando, da Franco Mussida, ma ha alle spalle un background importante. E' un musicista di tiratura internazionale in cui la tradizione musicale si fonde con l'innovazione e il progresso (figlio di Fausta Vetere e Corrado Sfogli della Nuova compagnia di canto popolare ndr.). Non abbiamo mai amato la staticità, fin dal primo disco il nostro obbiettivo era quello di essere contemporanei sempre ed in ogni momento, rinnovandosi ed inventandosi. La cosa più bella è fare e non aver fatto, quello che abbiamo fatto ci rimane e rimarrà sempre, ma la cosa che ha veramente importanza è capire cosa potremmo fare mischiando le carte e avendo nuovi progetti. E questo è quello che sta avvenendo, la nuova formazione è fresca e dinamica. Abbiamo introdotto anche un secondo tastierista che ha anche una bellissima voce, molto diversa dalla mia, rendendo il tutto molto più completo.  Il nostro istinto è quello di guaradare al futuro e non pensare a quello è stato.

Siete uno dei gruppi progressive rock più amati della storia, cosa vi ha contraddistinto così tanto permettendovi di scrivere il vostro nome nell'universo delle band che hanno fatto la storia della musica mondiale?
Pensare di essere un gruppo internazionale ci rende profondamente orgogliosi. Infondo siamo cosapevoli di essere una piccola eccellenza italiana. Abbiamo avuto molte soddisfazioni nella nostra carriera e vorremmo continuare ad ottenerle anche nei prossimi anni. Ci siamo messi in gioco ad ogni album; ogni tour era una scommessa ed il pubblico ha apprezzato  i rischi e le sperimentazioni che abbiamo deciso di intraprendere. Ci amano perchè siamo spericolati e questo per noi è il top.
A luglio scorso siamo stati persino selezionati da Rolling Stones per la classifica dei 50 dischi rock progressive più importanti di tutti i tempi. Abbiamo conquistato il 19° posto con l'album “PER UN AMICO” del  1972.  Nella Top20 insieme a noi ci sono i Pink Floyd con “The dark side of the moon” e King Crimson  al secondo posto con “In the Court of the Crimson King", qualcosa vorrà pur dire no?
Per noi suonare, che in inglese si dice to play, equivale a giocare. Quando saliamo su di un palco vogliamo divertirci e sentirci liberi di fare la nostra musica in totale libertà. Abbiamo la fortuna che il nostro pubblico ci ama nella nostra mutevole follia permettendoci di esprimere noi stessi attraverso le nostre produzioni.

E' un Di Cioccio entusiasta per i successi raggiunti dalla sua PFM, per altro in partenza per un nuovo tour mondiale a novembre, quello che con voce solare e estramamente disponibile risponde alle mie domande.
Dal 15 al 19 novembre saremo tra le protagoniste del Cruise to the prog, la crociera musicale da Key West, in Florida, alle Bahamas nella quale prendono parte alcuni dei più grandi nomi del Prog. Con noi sul palco della Cruise ci saranno: i Marillon, Caravan, Saga Three Friends, Allan Holdsworth e i maggiori protagonisti del Prog mondiale. (La Premiata Forneria Marconi sarà l'unica formazione italiana ad essere stata invitata ndr.) Queste date si introducono nel nostro tour mondiale che prenderà il via da Londra per poi spostarsi a Los Angeles, dove suoneremo al Whisky Club dopo 40 anni, e finire sulla crociera del Progressive Rock dove saremo ospiti per il secondo anno consecutivo.


Con “All the Best” la Pfm torna a suonare alcuni dei suoi successi più belli.
Domani sera a Radda sarà l'occasione per vivere la sperimentazione continua della Premiata Forneria Marconi prima della grande partenza per gli Usa.
Torniamo in Toscana dopo la data di Capannori che ha segnato il grande cambiamento della Pfm. Siamo in grande forma; la bella musica con il buon vino sarà un'accoppiata imperdibile. In Toscana inoltre abbiamo sempre avuto un'accoglienza fantastica per cui è bello sapere che tu suoni per il pubblico sapendo che lo fai soltanto per il piacere di allietare i tuoi ascoltatori a prescindere dal luogo in cui teniamo i nostri concerti, sia il Chianti o New York, è la risposta dei nostri fan a renderci fieri di ciò che stiamo facendo.
Amo dire che la nostra è una musica immaginifica perché ci permette di giocare con l'ascoltatore cercando di creare un unicum emotivo.
Domani sera torneremo a suonare i brani dei primi album della Pfm portandoli in scena con l'arrangiamento originario. Apriremo poi una finestra sulla grande collaborazione della Premiata Forneria Marconi con De Andrè;  una scommessa che all'epoca ci creò non pochi problemi perché nessuno ci credeva fino in fondo; tutti pensavano che fosse un flop, ed invece demmo vita ad uno degli album più riusciti della storia della musica italiana e non solo, perché osammo contaminare la poesia del cantautore con una musica fatta di sperimentazione e di fughe musicali. Infine daremo anche spazio alla nostra ultima opera “Pfm in Classic” osando riprodurre i brani anche senza orchestra.

Nel futuro c'è un nuovo album in cantiere per la Pfm presumibilemente in uscita in primavera al ritorno dal tour americano.
Continueremo a lavorare a nuove creazioni, ma in particolare proveremo a cercare emozioni, a percepire la fragranza perfetta dell'arte, un po' come un filo d'olio nuovo leggermente acidulo messo su un buon pane toscano che ti fa restare estasiato per qualche secondo, ecco, mi augurerei che a sentire la Pfm si possa percepire la stessa emozione.

Carolina Sardelli

 

 

 

 

 

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