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Indagini al via per il terzo anno consecutivo alla ricerca delle antiche origini di Buonconvento. Da lunedì 9 maggio a venerdì 29 luglio parte la terza campagna di scavo nel sito archeologico di Santa Cristina in Cajo e vedrà impegnati sul campo trenta persone tra archeologi e studenti, sia dell’ Università di Siena guidati da Marco Valenti del Dipartimento di Archeologia Medievale, sia di altri atenei italiani ed europei. «L’indagine di quest’anno si concentrerà  sull’ampliamento dell’area individuata l’anno passato – spiega Giorgio Meconcelli, assessore al turismo del Comune di Buonconvento -, sia al fine di individuare l’estensione e lo sviluppo dell’insediamento circostante l’impianto termale, a sua volta ancora in parte da indagare, sia per comprendere l’entità delle fasi di vita successive all’abbandono della mansio, inquadrabili cronologicamente tra l’età tardoantica e l’altomedioevo. Una grande mole di lavoro per cui è stato chiesto un sostegno in qualità di sponsor alle attività economiche del territorio. Un ringraziamento particolare – conclude l’assessore Meconcelli -  va all’azienda Ricci Lea, proprietaria dell'area per la disponibilità dimostrata in questi anni».
Lo scavo - Il progetto di scavo “Santa Cristina”, coordinato dall’assessorato al Turismo del Comune di Buonconvento, dalla Soprintendenza Archeologica della Toscana, dall’Insegnamento di Archeologia Medievale dell’Università di Siena, con il contributo del Comune di Buonconvento e la collaborazione del circolo "Amici di Buonconvento", ha portato fino ad ora alla luce un grande complesso termale risalente al I secolo d.C. in buono stato di conservazione, ruderi e capanne databili tra il I e il VI secolo d.C. Pertanto, quest’anno verranno allargati i limiti di scavo del settore ultimato nella campagna 2010 in direzione nord e sud. Queste operazioni consentiranno di verificare l’entità delle fasi di riuso, al fine di capire l’articolazione dell’insediamento che si sovrappose alle strutture romane; inoltre permetteranno di verificare lo sviluppo di alcuni ambienti del complesso termale e di altri spazi immediatamente esterni allo stesso. La campagna di scavo è già stata preceduta da una settimana di indagini mediante magnetometria che hanno permesso di meglio comprendere l’ampio sviluppo dell’insediamento e di formulare alcune ipotesi interpretative sulla base delle anomalie rilevate mediante lo strumento e confrontate con quelle riscontrabili da foto aerea.
A partire da lunedì sarà possibile seguire ogni giorno lo stadio di avanzamento degli scavi  all’indirizzo http://archeologiamedievale.unisi.it/santa-cristina