VALENTINI E ROSSI: "CIAO DARIO FO, SEI STATO UN GRANDE ITALIANO"

News inserita il 13-10-2016 - Attualità Siena

Il sindaco di Siena celebra su Facebook il Premio Nobel scomparso oggi. Il Presidente della Regione Toscana lo ricorda con affetto.

La scomparsa di Dario Fo ha scatenato sui social una serie infinita di aneddoti e testimonianze. Il sindaco di Siena, Bruno Valentini, ha voluto celebrare il Premio Nobel su Facebook:

"Nel 2003 invitai Dario Fo a tenere uno spettacolo al Castello di Monteriggioni dove Fo interpretò, a modo suo, la vicenda e gli insegnamenti di San Francesco. Fu un evento memorabile, dove Dario Fo mise in scena tutta la sua istrionica ed irriverente capacità di raccontare la storia italiana passata ed attuale. Fra l'altro sul palco Fo volle con sé 50 studenti dell'Università di Siena. A cena Fo mi raccontò anche di un episodio spiacevole (ed anche grottesco) occorso a lui proprio a Siena nel 1968, quando fu accompagnato in Questura da poliziotti troppo zelanti che gli contestarono frasi politicamente scorrette sui leader USA ai tempi della guerra del Vietnam. Altri tempi che contiamo non tornino più, per nessun reato di opinione. Ciao Dario, sei stato un grande italiano".

“Una perdita vera per il Paese, si perde un'anima critica e un uomo che comunque in fondo non ha mai rinunciato a svolgere una critica verso l'esistente e a farla dal punto di vista dei ceti popolari e delle persone più umili, chiedendo alla politica cambiamenti profondi”. Così il presidente della Toscana Enrico Rossi, a Bruxelles per partecipare alla Settimana europea delle regioni e delle città, dopo aver appreso della scomparsa di Dario Fo. "Quando ero giovane non nego che, avendolo potuto vedere e ascoltare nella cittadina di Pontedera, Fo sia stato per me in quegli anni un punto fondamentale di riferimento per la mia formazione. Per me e per tanti altri giovani. Il suo messaggio al di là delle sue appartenenze politiche contingenti - ha concluso Rossi - rimane un messaggio universale che parla innanzitutto al cuore e alla mente delle persone di sinistra"

 

 

 

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