Confesercenti: "I tavolini all'aperto incontrano ormai un consenso diffuso, è l'occasione per aggiungere qualità alla veste del centro abitato. Indicazioni sul futuro sono utili per tutti"
"Conciliare le esigenze di esercenti e residenti è un principio sacrosanto. Lo è altrettanto quello di favorire certezze di investimento, e quindi più opportunità di impresa e di posti di lavoro. Per questo, al pari dell’Amministrazione Comunale del capoluogo, ci aspettiamo che presto venga fatta chiarezza sulle prospettive future". Così Filippo Grassi, Presidente provinciale Assoturismo e Responsabile nazionale Intrattenimento per Fiepet Confesercenti, commenta la situazione delle concessioni di suolo pubblico per gli esercizi commerciali a Siena, che complessivamente sono di poco sotto alle duecento unità.
Grassi sottolinea come il periodo post-pandemia sia ormai sufficientemente lungo per permettere considerazioni ponderate sulla questione. "I dehors producono effetti positivi per l’immagine delle città, garantendo un’offerta migliore di servizi e punti di aggregazione sociale. I consumatori mostrano di gradirli: tre italiani su quattro pensano che l’espansione dei dehors sia stata un fatto positivo", aggiunge Grassi. Tuttavia, egli evidenzia la necessità di gestire questa espansione in equilibrio con il rispetto dell’equità, della sicurezza e dei diritti di chi abita nei dintorni, e del decoro complessivo.
Dopo il Covid, c'è una predisposizione diffusa alla presenza di più tavolini all’aperto rispetto a prima, il che favorisce anche una maggiore socialità. Per questo motivo, Grassi ritiene essenziale che il Governo chiarisca le intenzioni manifestate nelle scorse settimane, consentendo ai Comuni di adeguarsi di conseguenza. Questa chiarezza normativa è cruciale per fornire certezze agli imprenditori e favorire l’investimento nel settore, creando al contempo nuove opportunità di impiego.
Inoltre, secondo Grassi, per Siena questa potrebbe essere un'interessante occasione per aggiornare le tipologie di dehors ammesse. "Ad esempio in luoghi centrali come Piazza del Campo, magari recuperando le proposte espresse in questo senso anche dagli esercenti non molto tempo fa. Qualificare ulteriormente il colpo d’occhio per chi viene a trovarci non può che far bene, anche per valorizzare il movimento turistico che in questo scorcio di primavera sembra di buon tono, sia in città che in provincia, a differenza della prima parte della stagione".
