L'intervento dei sindacati
La recente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dello Statuto della Fondazione "Biotecnopolo di Siena" ha sollevato numerosi interrogativi e preoccupazioni riguardo al futuro e alla sostenibilità di questa importante iniziativa. La modifica più preoccupante riguarda la riformulazione dell’articolo 10, che ha comportato la cancellazione del finanziamento di 340 milioni di euro previsti per il Centro Nazionale Antipandemico.
Come rappresentanti di CGIL e FILCTEM CGIL Siena, abbiamo più volte sottolineato l'importanza del Biotecnopolo come elemento chiave nello sviluppo del territorio. Il Biotecnopolo di Siena era stato concepito come il perno intorno al quale costruire un Distretto Industriale delle Scienze della Vita e delle Biotecnologie, un'iniziativa che avrebbe potuto portare benefici significativi all'economia locale e creare nuove opportunità occupazionali. La cancellazione dei 340 milioni di euro previsti nello Statuto originale mette in serio pericolo queste prospettive.
La rimozione del finanziamento dal nuovo Statuto ci fa temere che questo possa essere solo l'inizio di ulteriori tagli alle risorse destinate alla nostra provincia. I fondi complementari al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) erano visti come una componente fondamentale per il sostegno alla ricerca e all'innovazione nel nostro territorio. Il taglio di questi fondi potrebbe significare un passo indietro nelle politiche di sviluppo scientifico e tecnologico, con effetti negativi sull'economia locale e sull'occupazione.
CGIL e FILCTEM CGIL Siena
