"Carenza di personale di polizia penitenziaria e di educatori. Ma condizioni detentive dignitose con un polo di formazione universitaria per il reinserimento dei detenuti"
Il Senatore Silvio Franceschelli e l'Onorevole Laura Boldrini del Partito Democratico, insieme al sindaco di San Gimignano Andrea Marrucci, hanno visitato la casa di reclusione di Ranza il 22 aprile 2024. Durante la visita, hanno notato una carenza di personale di polizia penitenziaria e di educatori, anche se il sovraffollamento non è eccessivo con 319 detenuti rispetto a una capienza di 217 posti. Le condizioni detentive sono considerate dignitose, con celle occupate da uno o al massimo due detenuti, e è presente un polo di formazione universitaria dove i detenuti possono studiare per costruire una nuova prospettiva futura.
La visita rientra nella campagna nazionale "Bisogna aver visto - emergenza carceri" del Partito Democratico, mirata a sensibilizzare sull'attuale emergenza carceraria, che purtroppo ha visto l'ennesimo suicidio come triste testimonianza. Durante la visita, Franceschelli, Boldrini e Marrucci hanno incontrato la direttrice della struttura, Maria Grazia Giampiccolo, il comandante della polizia penitenziaria e hanno avuto colloqui con alcuni detenuti.
“Ciò che occorre rafforzare nel carcere di Ranza– sottolineano i due parlamentari - è l’integrazione tra il territorio e la casa di reclusione perché la sua posizione, così isolata, è penalizzante. Sicuramente occorre fare di più per sostenere gli sforzi di investimenti sul carcere”.
“Più in generale – aggiungono i Franceschelli e Boldrini – il Governo, invece di mettere in atto misure alternative alla detenzione, continua ad istituire nuovi reati o ad inasprire le pene di reati già esistenti, basti pensare ai decreti rave, Caivano e Cutro. Questo vuol dire che ogni mese entrano 330 nuovi detenuti nel sistema carcerario italiano, come indicato dall’ultimo Rapporto di Antigone. A dicembre 2023 c’erano già 60 mila detenuti a fronte di una capienza nelle carceri di 51mila detenuti. Non vorremmo tornare ai livelli della sentenza Torreggiani del 2013 per cui la Corte Europea dei diritti umani ci condannò proprio per trattamenti di detenzioni incompatibili con il rispetto della dignità umana. In quel momento vi erano circa 67 mila detenuti nelle nostre carceri. Faremo di tutto per impedire che questo accada” concludono i parlamentari democratici.
“L’amministrazione comunale pur non avendo competenza diretta – ha detto il sindaco di San Gimignano Andrea Marrucci – si è attivata ed è riuscita, nel periodo del Covid, a fornire al Dap, che ha deciso di allocare uno stanziamento iniziale di 2,3 milioni di euro, uno studio di fattibilità tecnica ed economica per portare acqua potabile e gas metano nella struttura carceraria che al momento ne è sprovvista. Ringrazio i nostri parlamentari per l’attenzione che pongono su un tema rispetto al quale troppo spesso anche noi amministratori ci siamo sentiti soli. Un’occasione proficua per vedere con i loro occhi la condizioni del carcere ed hanno potuto raccogliere molte luci e qualche ombra ma che non nascono oggi ma quando la casa di reclusione è stata pensata in quella zona” conclude Marrucci.