ROSATI: "SIENA DEVE VALORIZZARE LE SUE ECCELLENZE O LE PERDERÀ TUTTE"

News inserita il 11-12-2022 - Attualità Siena

il Direttore generale della Fondazione Qualivita all'evento pre partita della Robur

Mauro Rosati Qualivita1

Un viaggio lungo 22 anni, le porte di Siena che si aprono all'Europa e al mondo e l'importante lavoro in ambito agroalimentare che ha dato una possibilità di crescita per le Dop e Igp. E' stato il Direttore generale della Fondazione Qualivita, Mauro Rosati, a raccontare i tanti obiettivi raggiunti da una delle eccellenze italiane e punto di riferimento di tutto il comparto per la difesa e diffusione della cultura rurale. Ed il pubblico di abbonati ed ospiti presenti all'evento pre partita di sabato pomeriggio allo stadio “Franchi” ha risposto con grande partecipazione. Non è nemmeno mancata qualche riflessione amara: "Oggi Siena rischia di perdere del tutto la valorizzazione delle sue eccellenze se non fa squadra e non cambia passo - ha risposto Rosati ad una domanda del Responsabile della comunicazione del Siena Calcio, Andrea Bianchi Sugarelli che ha moderato l'incontro -. La Regione ci ha “scippato” il BuyFood Toscana per la loro visione 'fiorentinocentrica' di tutti gli eventi che riguardano il settore, la gloriosa Enoteca Italiana è fallita, il comparto dolciario che a Siena dava lavoro a centinaia di persone e valeva 80 milioni di euro oggi si è ridotto di dieci volte mentre in tutto il mondo passa il messaggio che il vino Chianti sia una produzione di Firenze quando il 70% avviene nel territorio senese. C'è bisogno di voltare pagina, di puntare sulle eccellenze e la qualità, serve più coraggio e fiducia come è successo ad altri territori come Modena o Modica. Le potenzialità di Siena e del suo territorio sono enormi, se non ci muoviamo il rischio è quello di una regressione irreversibile".

Rosati, riepilogando la storia della Fondazione Qualivita, si è soffermato sul progetto finalizzato alla realizzazione di sistemi di conoscenza per la valorizzazione delle produzioni Dop Igp. Grazie al suo ruolo chiave come interlocutore delle diverse organizzazioni nell’ambito delle attività di lobby, oggi Qualivita risulta essere il tessuto connettivo di tutti gli attori che gravitano intorno al comparto agroalimentare. Gli eventi realizzati per la presentazione degli studi e delle iniziative di divulgazione e approfondimento a carattere tecnico, scientifico e culturale ne sono un’ulteriore conferma. E tra i Soci e varie collaborazioni ci sono grandi Istituzioni italiane tra cui la Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, e Treccani: "Abbiamo sempre lavorato in nome della qualità, guardando al sistema delle Indicazioni Geografiche diffuse a livello mondiale. La creazione di un network internazionale ha permesso così lo sviluppo di nuove iniziative al fine di superare la frammentazione attualmente esistente nel settore. Il sistema europeo dei prodotti certificati ha sancito il superamento del concetto di qualità legato solo alla tradizione, affermando un modello produttivo più allargato e non di nicchia".

Il direttore generale di Qualivita ha concluso guardando a Siena: "Siamo nati qui e qui continuiamo ad impegnarci nonostante il nostro progetto abbracci un contesto internazionale. Io e la Fondazione - ha sottolineato Mauro Rosati - daremo sempre il nostro contributo a chi ce lo chiederà però non è più il momento di viaggiare con il freno tirato. Iniziative e idee devono crescere velocemente perchè altrimenti sfuggono e non le riprenderemo più. Nel nostro territorio il comparto agroalimentare è una realtà di altissima potenzialità, qualità, con risorse inestimabili. E ribadisco che il Santa Maria, che io vedo come un grande hub culturale per promuovere anche il territorio, va impostato diversamente per dar spazio ad un pezzo della cultura enogastronomica della provincia. Ripartendo magari da uno dei maggiori gastronomi italiani Giovanni Righi Parenti, dimenticato dalla città, ma un vero ed importante pilastro della cucina italiana.

 

 

 

 

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