PROSTITUZIONE IN CASA: I CARABINIERI ARRESTANO UN TRANSESSUALE A BADESSE

News inserita il 16-12-2015 - Cronaca Siena

È finito in manette un brasilaino di 32, clandestino, con l’accusa di aver fornito false dichiarazioni sulla propria identità  alle autorità che lo avevano controllato.


È finito in manette P.M.A.M. brasiliano di 32, clandestino, con l’accusa di aver fornito false dichiarazioni sulla propria identità  ai carabinieri che lo avevano controllato.

Nel tardo pomeriggio di ieri 15/12/2015, alla centrale operativa della compagnia carabinieri di Poggibonsi iniziano ad arrivare numerose chiamate da parte di comuni cittadini che lamentano il fatto che presso una abitazione di Monteriggioni, in località Badesse, da un appartamento di un residence provengono rumori molesti.

Sul posto viene inviata una pattuglia della stazione di Monteriggioni che, dopo aver individuato lo stabile, procedono ad un controllo.

Dopo aver atteso che gli occupanti aprissero la porta, i carabinieri si trovano davanti un uomo italiano ed una ragazza straniera. L’atteggiamento dei due non lascia molto spazio all’immaginazione.

Attese le segnalazioni pervenute al 112 però, i militari dell’Arma procedono al controllo e dopo molti indugi e senza poche vergogne, l’uomo, originario di Siena, ammette di essersi recato a Badesse per consumare un rapporto a pagamento con una ragazza conosciuta tramite annuncio. I militari quindi si concentrano sulla ragazza e le chiedono i documenti. Dopo un primo momento di imbarazzo, la ragazza riferisce di non aver alcun documento d’identità e di essere in realtà un ragazzo. Al transessuale quindi vengono chieste le generalità e questi fornisce un primo nominativo ed una data di nascita. I militari eseguono degli accertamenti ma con i dati forniti non risulta essere esistente alcun soggetto quindi tornano a chiedere nuovamente i dati anagrafici e questa volta il transex fornisce un nominativo diverso con una differente data di nascita spiegando di aver fornito ai militari un primo nominativo falso.

Alla luce di tale ulteriore dichiarazione, i militari decidono di portarlo in caserma e sottoporlo ad ulteriori accertamenti per individuare le esatte generalità.

Nonostante gli accertamenti effettuati mediante impronte digitali, il transessuale non risulta censito in banca dati e non risulta neanche mai  essere transitato legalmente per un varco di frontiera: non risultano rilasciati permessi di soggiorno o visti di alcun tipo.

Contattato il pubblico ministro di turno, si decide per arrestare il ragazzo in attesa di ulteriori accertamenti.

Nella mattinata è stata celebrata la direttissima per il reato di “falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla sua identità o su qualità personali proprie” al termine della quale l’arrestato sarà accompagnato agli uffici di frontiera per i provvedimenti del caso.

I carabinieri intanto stanno verificando le modalità con le quali si svolgeva l’attività di meretricio del giovane atteso che, benché l’esercizio dell’attività più antica del mondo non sia reato, chi eventualmente sfrutta o favorisce la prostituzione, invece, commette un reato punito dalle legge italiana. Da un semplice controllo per disturbo della quiete i carabinieri dell’Arma potrebbero essersi imbattuti in un più complesso sistema di “gestione “ della prostituzione. Le indagini proseguo per comprendere come il giovane transessuale sia arrivato a Badesse e perché sia finito in quel appartamento dove poi è stato controllato.

 

 

 

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