MENS SANA-COSTONE, CINQUE DOMANDE ASPETTANDO IL DERBY

News inserita il 04-09-2020 - Sport Siena

A colloquio con Montomoli e Caliani, massimi dirigenti dei clubs senesi che si affronteranno in C Silver

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Cinque domande aspettando il derby. Le abbiamo rivolte ad Emanuele Montomoli, presidente del Costone, e a Riccardo Caliani, direttore generale della Mens Sana Basketball, in attesa che il calendario di C Silver fissi le date delle due stracittadine che accenderanno i riflettori sulla stagione 2020/21.


Con quale spirito, e con quali incognite, si torna a giocare all’indomani dello stop causato dal lockdown ed in un contesto ancora fortemente condizionato dalla pandemia da Covid-19?
Montomoli: “Si torna in campo con lo spirito di sempre, che ci porta ad essere molto concreti e combattivi. E sperando di poterlo fare in presenza del nostro affezionato pubblico: il Costone ha una tifoseria che magari non fa grandissimi numeri al botteghino, ma chi ci sostiene è storicamente un nostro punto di forza, dato l’attaccamento col quale viene vissuta la passione verso i nostri colori. Riguardo ai protocolli per permettere un’attività in sicurezza, stiamo studiandoli a fondo e attendiamo di sapere come si pronuncerà la Federazione: la situazione è molto complessa, soprattutto a questi livelli, noi possiamo contare sull’attività di Vismederi, ma per buona parte degli altri clubs della categoria non credo sia facilmente sostenibile a livello finanziario il puntuale rispetto di tutte le misure di prevenzione che ad oggi vengono paventate”.
Caliani: “La voglia di ripartire è tanta dopo uno stop forzato e molto lungo. E questo vale sia per i giovani che per i senior. Le incognite sono tante vista la situazione sanitaria attuale: sarà necessario attendere ancora e capire quali saranno i protocolli definitivi che dovremo adottare. Guai, però, ad equiparare lo sport professionistico a quello dilettantistico, perché sono due mondi diversi e non solo da un punto di vista economico, ma anche concettuale: per i professionisti lo sport è un lavoro, e quindi vanno in campo assumendosi dei rischi, ma svolgendo la propria professione, per i dilettanti, così come i per giovani è solo un divertimento ed una passione. Ci sarà da capire se questo divertimento sarà o meno sostenibile quando tutte le attività saranno a regime, tenendo presente quali possano essere le conseguenze dei rischi di contagio. Da parte nostra cercheremo di farci trovare pronti a qualunque evenienza. Certo questo clima di incertezza non aiuta”.


Una certezza, almeno quella, c’è ed è la conferma in panchina dei rispettivi allenatori…
Montomoli: “Francesco Braccagni è un punto fermo: non è mai stato in discussione, la conferma se la è guadagnata per quanto ha fatto nella prima parte della scorsa stagione e per come, in maniera assolutamente inaspettata, nel 2019 portò il Costone ad un passo dalla promozione in C Gold. Il consiglio direttivo, all’unanimità, ha voluto fortemente che restasse, si è poi deciso di farlo affiancare da due ottimi assistenti quali David Fattorini e Francesco Borsi, che contribuiranno ad aiutarlo nella conduzione della prima squadra”.
Caliani: “Piefrancesco Binella non è mai stato in discussione, è una componente fondamentale del nostro progetto, è il nostro responsabile tecnico ed ha svolto un lavoro di alto livello nei sei mesi che abbiamo disputato dopo la nostra ripartenza della scorsa estate. Oltretutto conosce molto bene questa categoria per averla allenata in passato, molto più del sottoscritto che la affronta per la prima volta. E poi, passatemi la battuta, come si fa a cambiare un allenatore che sale di due categorie giocando solo metà stagione?”.


Come è stata costruita la squadra che affronterà la stagione ‘20/’21?
Montomoli: “Prima di tutto confermando il capitano Luigi Bruttini, che malgrado sia richiesto da tante società di categoria superiore, ha deciso di aiutare ancora una volta la causa del club, che non può non ringraziarlo per quanto ha sempre fatto e farà per i nostri colori. Assieme a lui abbiamo mantenuto parte dell’ossatura già esistente, penso ai vari Tognazzi, Angeli, Panichi, agli altri che sono rimasti e che ci daranno una grande spinta ben conoscendo il clima che si respira al Costone. C’è la permanenza di Juliatto, che nei mesi scorsi non ha avuto modo di ambientarsi a causa dello stop ai campionati ma che riteniamo un elemento di altissimo livello per la categoria, e poi aggiungiamo l’altro brasiliano Silveira, un centro classe 2000 molto atletico e forte in difesa: dovremo lavorarci perché è molto giovane ma ha grandi mezzi e rappresenta un investimento per il futuro. Leonardo Ceccarelli, scuola Mens Sana, rientra a Siena dopo l’annata trascorsa a Chiusi e sarà il playmaker titolare, coadiuvato dal ritorno al basket giocato di Francesco Bonelli, che rappresenterà un valore aggiunto per tutti in termini di esperienza e carisma. Vorrei citare anche l’ingresso nei dieci della prima squadra di Giacomo Ricci e Pietro Curti, due ragazzi del nostro vivaio, sul quale vogliamo sempre più investire”.
Caliani: “Nell’incognita di non sapere in che categoria avremmo giocato, abbiamo cercato di costruire una squadra che fosse attrezzata per disputare sia un campionato di serie D ambizioso, sia una C Silver dignitosa. Non è stato facile perché abbiamo dovuto a lungo tenere i piedi in più staffe e perché, in base alla categoria, risultavano differenti pure le regole per allestire il roster. Sono contento perché tutti i ragazzi hanno accettato ancor prima di sapere se fosse stata Serie D o C Silver, questo dimostra quanto valore abbia la maglia della Mens Sana. Un ringraziamento speciale va a coloro che hanno fatto parte della Mens Sana in Promozione e che non saranno parte della squadra del prossimo anno. È stata dura fare certe scelte, soprattutto con un campionato finito in quel modo e di fronte ad una dedizione ed un attaccamento come tutti hanno sempre mostrato”.


Che obiettivo, cestistico ma pure societario, vi proponete per il campionato di C Silver?
Montomoli: “A livello societario vogliamo consolidare la nostra posizione. Il Costone da sempre guarda a valori morali ed economici, investendo quando è possibile farlo ma senza che questo porti a correre rischi o a trovarsi di fronte a brutte sorprese. Sul campo speriamo di fare un campionato di vertice, in attesa di capire bene quale formula verrà adottata dalla Federazione posso dire che se dovessimo concludere la prima fase raggiungendo i playoff, proveremo poi a mettercela tutta per andare il più avanti possibile”.
Caliani: “Siamo appena sbarcati in una categoria nuova, molto superiore a quella dello scorso anno. Ci confronteremo con squadre che da anni militano a questi livelli e sono certamente più esperte di noi: il primo obiettivo è mantenere la categoria, poi in corso d’opera ci renderemo conto di quale sarà il nostro reale valore. Restiamo però con i piedi per terra, perché ci attende una stagione durissima. Dal punto di vista societario vogliamo strutturarci sempre meglio, proseguire quel lavoro che avevamo iniziato a luglio 2019 e soltanto parzialmente rallentato a causa del Covid-19”.


Competizione, tensione, soddisfazione: quale di questi tre stati d’animo inquadra meglio la prospettiva di essere attori di un derby cittadino?
Montomoli: “Soddisfazione e competizione di sicuro, poi aggiungerei il concetto del rispetto dell’avversario. La Mens Sana è una società storica, ha giocato e vinto sui campi più prestigiosi d’Italia e d’Europa, per il Costone affrontarla rappresenta una grande soddisfazione. Ce la metteremo tutta per batterla sul campo, come è normale che sia in un contesto agonistico, e penso che assisteremo a partite di livello perché anche loro hanno allestito una squadra competitiva. Mi permetto di aggiungere che, comunque vadano le cose, per Siena ritrovare un confronto del genere dopo tanti anni deve essere motivo di orgoglio oltre che rappresentare nuova linfa per lo sviluppo di tutto il movimento cestistico”.
Caliani: “Soddisfazione, perché non ce lo aspettavamo. Senza Covid, e quindi senza riposizionamenti, il nostro derby avrebbe potuto nuovamente essere con Libero Basket e Maginot oppure, al massimo, con Asciano o Poggibonsi. È una sfida che manca in campionato da tanti anni, mi auguro che possa giocarsi a porte aperte, perché altrimenti sarebbe un vero peccato: abbiamo tifosi che lo scorso anno, in Promozione, ci hanno seguiti con una passione e con numeri fuori dalla logica delle categorie dilettanti, sono una componente fondamentale per noi e privarli della possibilità di sostenere dal vivo la Mens Sana rappresenterebbe un forte dispiacere”.

Matteo Tasso
(da “Il Corriere di Siena” 03/09/2020)

 

 

 

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