L'ALLARME DI CONFESERCENTI SIENA: "COMMERCIO ITALIANO IN CRISI"

News inserita il 04-06-2024 - Attualità Siena

La Toscana perde 588 attività nei primi tre mesi del 2024. Nannizzi: "Leva fiscale per sanare gli squilibri, e le pesanti ricadute sul territorio"

Nannizzi

Il commercio italiano è in affanno. I dati raccolti da Confesercenti evidenziano un calo drastico del numero di attività commerciali nei primi tre mesi del 2024, con quasi 10.000 imprese in meno a livello nazionale. La situazione non è migliore in Toscana, dove il saldo tra aperture e chiusure è negativo per 588 unità: sono nate 540 nuove attività, ma ne hanno chiuso 1128. Un trend preoccupante che si riflette anche sul territorio senese, dove Confesercenti ha sollevato l'allarme durante gli incontri con i candidati alle elezioni europee.

"Abbiamo incontrato cinque candidati, esponenti di diverse forze politiche, e abbiamo evidenziato tre priorità cruciali per il prossimo Parlamento europeo: leva fiscale, accesso al credito e contesto sociale", ha dichiarato Leonardo Nannizzi, Presidente provinciale di Confesercenti Siena.

L'eccessiva pressione fiscale, secondo Confesercenti, è uno dei principali fattori che contribuiscono alla crisi del commercio tradizionale, in particolare nei piccoli centri. "La chiusura delle attività di commercio corrisponde in modo quasi speculare all'ascesa del commercio elettronico, gestito da pochi gruppi multinazionali", spiega Nannizzi. "Questo fenomeno è ancora più accentuato nei piccoli centri, dove le vetrine fisiche svolgono un ruolo fondamentale come presidio sociale".

Confesercenti ritiene che la politica nazionale ed europea debba intervenire per garantire una corretta e leale concorrenza, con misure di sostegno alle imprese di prossimità. "La tenuta sociale dei centri abitati sarà direttamente proporzionale all'attenzione per questo problema", sottolinea Nannizzi. "Meno attività locali significano meno gettito fiscale per Regione e Comuni, con un impatto negativo sulle risorse destinate alla comunità locale".

Un altro problema legato allo shopping online riguarda l'impatto ambientale."Le consegne a domicilio sono quasi decuplicate in dieci anni", evidenzia Confesercenti. "In Toscana arriveranno nel 2024 a 45 milioni, con conseguenze evidenti in termini di traffico ed emissioni atmosferiche".

L'accesso al credito è un altro aspetto fondamentale per la sopravvivenza delle imprese senesi. "Agli aspiranti europarlamentari della nostra circoscrizione abbiamo evidenziato il carattere strategico delle banche territoriali", spiega Nannizzi. "In particolare, abbiamo sottolineato la potenzialità di mantenere per Mps la prospettiva di istituto bancario di prossimità per tutta l'Italia centrale".

La situazione è critica, ma Confesercenti lancia un appello ai politici: "È necessario un intervento urgente e incisivo per sostenere il commercio tradizionale, salvaguardando la vitalità dei centri storici e il tessuto sociale dei nostri territori".

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Consegne di acquisti di beni online – stime 2024, totale nazionale e regioni, migliaia

 

 

 

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