2500 ingressi per le attività educative organizzate
Un anno di successi per la Pinacoteca Nazionale di Siena
Durante l'anno scolastico 2023-2024, la Pinacoteca Nazionale di Siena ha registrato circa 2500 ingressi per attività didattiche. Queste attività hanno coinvolto bambini e ragazzi di ogni età, dalle scuole dell’infanzia fino alle scuole superiori, oltre a universitari e adulti.
Le scuole partecipanti sono principalmente di Siena e dei comuni vicini, ma quest'anno si sono aggiunti istituti di Colle Val d’Elsa, Poggibonsi, Firenze e Perugia. La forza delle proposte della Pinacoteca risiede nella capacità di adattare le attività alle esigenze delle classi, offrendo esperienze diverse e coinvolgenti, non solo semplici visite guidate.
Le attività variano dalle visite tematiche ai laboratori di disegno, pittura e doratura. Sono stati organizzati anche giochi e spettacoli grazie alla collaborazione con compagnie teatrali e di danza, supportati dalla Fondazione Toscana Spettacolo.
Quest'anno, il museo ha ampliato le sue iniziative per includere attività dedicate ai ragazzi con svantaggi cognitivi e psichici. Un settore di particolare interesse è stato lo sviluppo dei PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento). In questi progetti, gli studenti delle scuole superiori hanno insegnato ai ragazzi delle scuole medie, con l'aiuto di registi teatrali.
Per la prima volta, una classe del Monna Agnese ha partecipato a questo progetto, collaborando con scuole secondarie del territorio. Un progetto più consolidato ha coinvolto tutte le sezioni dell’Istituto di Istruzione superiore Piccolomini e le classi della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Mattioli. Le relazioni tra gli studenti sono state molto positive e l'apprendimento, attraverso metodi giocosi e attivi, ha reso le visite emozionanti.
"Questi mesi di grande fermento e entusiasmo sono stati resi possibili dall'impegno e l'energia dei docenti che hanno trasmesso agli alunni il rispetto e l'amore per la Pinacoteca", ha commentato il Direttore Axel Hémery. "Il personale e la cittadinanza sono stati coinvolti in questo flusso virtuoso che ricorda l'origine stessa e la funzione dei musei come luogo di apprendimento e piacere, lontano dall'immagine tradizionale."
