Tra le aree in cui sono stati registrati dei superamenti del limite giornaliero di 50 microgrammi/metro cubo anche il Valdarno Aretino e la Valdichiana.
Negli ultimi anni la qualità dell'aria in Toscana è migliorata (vedi report sulla qualità dell'aria 2014), ed anche l'emergenza di queste settimane registra livelli inferiori a quelli che interessano la Pianura Padana.
Le fonti dell'inquinamento atmosferico, ed in particolare delle polveri sottili (PM10) sono sostanzialmente due nelle nostre città : il traffico ed il riscaldamento. Influenzate a loro volta dalle condizioni climatiche: assenza di pioggia e di vento, alta pressione (la situazione anomala di questi mesi invernali) ne favoriscono la concentrazione e la persistenza.
Si combattono fondamentalmente con interventi strutturali:
- spostando la mobilità delle persone e delle merci dai mezzi privati e più inquinanti a mezzi collettivi ed ecologici, in particolare su rotaia;
- superando i riscaldamenti a gasolio ed a legna e favorendo l'introduzione di sistemi meno inquinanti (fonti rinnovabili, pompe di calore, caldaie a condensazione, efficienza energetica degli edifici, ecc.).
Tuttavia, in presenza di situazioni persistenti di superamenti dei limiti, quali quelle registrate ormai da diverse settimane, sono necessari anche interventi di emergenza, che - pur non essendo risolutivi - tuttavia sono rivolti ad attenuare almeno temporaneamente i livelli di inquinamento, che se persistenti potrebbero avere effetti negativi sulla salute delle persone.
Anche negli interventi di emergenza è necessario privilegiare misure che limitino le fonti più rilevanti di inquinamento nelle varie zone del territorio.
Il monitoraggio che svolge ARPAT, che mette a disposizione di tutti sul Web i dati, è utile ai fini dell'assuzione di decisioni di breve e lungo periodo da parte delle amministrazioni.
Nell'ultimo mese, in tutta la Toscana si sono registrati 313 superamenti del limite giornaliero di 50 microgrammi/metro cubo fissato dalla normativa europea ed italiana. In 14 casi il valore superato è il doppio del limite, cioè più di 100 µg/m3.
Le aree interessate dai superamenti sono essenzialmente tutte quelle della pianura centrale lungo la valle dell'Arno, come emerge esaminando la situazione nelle 6 aree omogenee in cui è diviso il territorio regionale (considerando tutte le tipologie di centralina):
Agglomerato fiorentino: 59 superamenti;
piana Prato - Pistoia: 81 superamenti;
Valdarno Pisano e Piana Lucchese: 113 superamenti.
Valdarno Aretino e Valdichiana: 32 superamenti
zona Costiera: 17 superamenti
zona Collinare-Montana: 11 superamenti.
Fonte: Arpat
Non si riscontrano situazioni di particolare rilevanza a Siena e Poggibonsi
Nella seguente tabella ci sono i dati relativi a tutto l'anno per tutte le centraline della rete regionale, anche se ai fini dei provvedimenti si deve tere conto solo di quelle di fondo.