Il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico italiano. Raccontare l'Italia è il primo passo per tutelarla e valorizzarla
Un angolo di Toscana meno conosciuto ma non meno affascinante: dopo il successo del 2021 a Radicondoli, quest’anno la Delegazione di Siena del Fondo Ambiente Italiano sceglie ancora il suggestivo territorio delle Colline Metallifere per l’edizione 2024 delle Giornate di Primavera.
Anche Siena, però, sarà protagonista con alcuni luoghi simbolo del centro storico poco conosciuti alla maggior parte dei senesi e dei turisti.
In provincia si potrà andare alla scoperta di Cornocchia, grazie alla collaborazione del Comune di Radicondoli e soprattutto del Reparto Carabinieri Biodiversità di Siena; sarà visitabile la riserva naturale statale che ospita, oltre ad una notevole varietà di piante e animali particolarmente conservata, un allevamento di cavalli di Monterufoli, una razza tipica della zona, ormai poco diffusa.
Saranno i Carabinieri a raccontare ai visitatori le particolarità del luogo e del lavoro che quotidianamente svolgono per preservare diverse specie autoctone dall’estinzione.
Le visite saranno possibili il 23 e 24 marzo dalle ore 10.00 alle ore 15.30. Si consiglia per la visita abbigliamento idoneo.
La strada di accesso è sconsigliata a macchine con fondo basso.
A Siena, nella sola giornata di sabato 23 marzo dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 16.30, grazie alla generosa collaborazione dell’Opera della Metropolitana di Siena, sarà invece aperta la chiesa di S. Ansano delle Carceri, dove gli Apprendisti Ciceroni del Liceo Artistico “Duccio di Buoninsegna” accoglieranno i visitatori raccontando loro la storia del santo patrono di Siena, S. Ansano, e della chiesa a lui dedicata, normalmente aperta un solo giorno l’anno, il 1° dicembre. All’interno si potranno scoprire alcune pregevoli opere dal Quattrocento al Cinquecento, sconosciute anche a molti senesi.
Sempre nel capoluogo, sarà aperta nelle giornate del 23 e 24 marzo dalle 10.00 alle 16.30 la Chiesa di San Niccolò al Carmine, scrigno prezioso di tanti capolavori: da Domenico Beccafumi con il suo dipinto San Michele che caccia gli angeli ribelli, alla Natività del Sodoma, fino ad arrivare ad opere di artisti senesi come Benedetto Zalaffi, maestro del ferro battuto. La storia della chiesa è antichissima, sede dell’ordine Carmelitano fin dal suo insediamento a Siena, ne ricorda la storia attraverso moltissimi capolavori di scultura, pittura e artigianato di notevole valore artistico. Oggi la chiesa è attualmente adibita a Oratorio della Contrada della Pantera. Le visite saranno condotte dalle guide turistiche di Siena, che con la loro consueta professionalità anche quest’anno si sono prestate ad aiutare il FAI per le Giornate di Primavera, e dai volontari del FAI.
Le Giornate FAI di Primavera, con 750 luoghi in 400 città visitabili a contributo libero grazie ai volontari di 350 delegazioni e Gruppi FAI attivi in tutte le regioni (elenco dei luoghi e modalità di partecipazione, consultabili su www.giornatefai.it), si confermano nella loro trentaduesima edizione uno degli eventi più importanti e significativi per conoscere il patrimonio culturale e paesaggistico italiano.
Un’esclusiva opportunità di scoprire un’Italia meno nota, di luoghi solitamente inaccessibili, dalle grandi città ai borghi, da veri e propri monumenti a luoghi curiosi e inediti, che tuttavia ugualmente raccontano la cultura millenaria, ricchissima e multiforme del nostro Paese. Un modo per contribuire alla tutela e alla valorizzazione di questo patrimonio, che va innanzitutto conosciuto, frequentato, e prima ancora, raccontato. È questa la missione del FAI: “curare il patrimonio raccontandolo”, a cominciare dai suoi 72 Beni aperti al pubblico durante l’anno, ma ampliando e arricchendo questo racconto proprio in occasione delle Giornate FAI di Primavera, quando 750 luoghi saranno aperti in tutta Italia grazie a migliaia di delegati e volontari del FAI e agli Apprendisti Ciceroni, giovani studenti appositamente formati per raccontare le meraviglie del loro territorio. Le Giornate del FAI offrono un racconto unico e originale dei beni culturali italiani, che risiede nella loro Storia intrecciata con la Natura, nei monumenti e nei paesaggi, nel patrimonio materiale e immateriale, e nelle tante storie che questi possono raccontare, che insegnano, ispirano e talvolta anche commuovono. Un racconto corale e concreto che si fonda sulla partecipazione di centinaia di istituzioni, associazioni, enti pubblici e privati che in numero sempre maggiore vi collaborano grazie a una vasta e capillare rete territoriale con un unico obiettivo: conoscere e riconoscere il valore del patrimonio italiano per tutelarlo con il contributo di tutti, perché appartiene a tutti.