GENDER GAP NEL LAVORO: TUTTI I NUMERI DEL DIVARIO UOMO-DONNA

News inserita il 09-06-2024 - Attualità Siena

il divario di genere colpisce diversi ambiti della società

Il gender gap, ossia il divario di genere, colpisce diversi ambiti della società, tra cui il lavoro. Le ricadute di questa disparità incidono sui vari aspetti: dall'autodeterminazione all'inserimento sociale. Secondo i dati dell'ultimo Global Gender Report presentato al World Economic Forum, l’Italia è al 79esimo posto su 146 paesi analizzati per il divario di genere. Rispetto all'anno precedente ha perso ben 16 posizioni, dimostrando che, nonostante le leggi degli ultimi anni, c'è ancora un lungo percorso da fare per rendere più paritario il rapporto tra uomo e donna in ambito lavorativo.

Gender Gap nel lavoro: le conseguenze

Il gender gap nel lavoro ha molteplici conseguenze sul benessere delle donne e sulla crescita generale del paese. Avere un elevato grado di disparità di genere anche nel mondo del lavoro, genera infatti una maggiore precarietà lavorativa per le donne, che sono maggiormente soggette a contratti atipici e part-time, avendo così minori tutele e un minore potere di spesa, e una minor rappresentanza nei ruoli di potere, andando quindi anche a compromettere il lavoro sulla parità di genere in altri settori. Non si ha infatti la giusta voce femminile che dovrebbe esserci per rendere i dibattiti più equi e inclusivi.

Gender Gap in Italia: i dati

A conferma di quanto detto nel precedente paragrafo arrivano i dati, anche se ci sono per fortuna dei segnali positivi che possono far pensare al futuro con più ottimismo. Secondo i dati Eurostat, il tasso di occupazione è salito del 6,1% in 4 anni, passando dal 46,2% del 2009 al 52,2 del 22023. La notizia potrebbe essere positiva, ma se confrontata all'Europa ci si rende conto che la crescita dell'Italia è ancora bassa. La media europea è infatti del 65,7%. Nel 2023 le donne ai vertici aziendali come CEO hanno raggiunto il 24%, con un +4% rispetto all'anno precedente e le donne con ruoli nel senior management nel 2023 sono il 34% rispetto al 30% del 2022. La differenza più importante, nonostante i numeri in crescita, è però relativa agli stipendi. Analizzando i dati contenuti nell'infografica dell'Unicusano sulle disparità di genere, le donne lavorano gratis ogni anno fino all’11 febbraio, se si rapporta il loro stipendio medio rispetto a quello di un uomo. E, ad aggravare la situazione, c'è la maternità. Le madri diminuiscono in media il proprio stipendio fino al 35% dopo 24 mesi dalla nascita del primo figlio. Gli uomini al contrario vedono il proprio stipendio aumentare del 10% dopo il primo figlio. Eppure le donne laureate in Italia sono in numero maggiore rispetto ai laureati maschi (63% donne e 57% uomini) e, stando alle indicazioni dell'Agenda 2030 sull'importanza di ridurre il divario di genere, prevedere un sistema che includa le donne nelle aziende porterebbe le nazioni ad un aumento del PIL del 35%. Il Boston Consulting Group evidenzia inoltre che nel 2022 le aziende con almeno il 30% di dirigenti donne hanno registrato un +15% sulla redditività. Investire sulla riduzione del gender gap nel lavoro è dunque fondamentale anche per la crescita economica.

Gender Gap nel mondo: i numeri

A livello globale la parità di genere è in fase di stallo, perché il cambiamento è ostacolato dalle crisi in varie parti del mondo. Secondo il report sul divario di genere presentato al World Economic Forum 2023, l'indice globale del gender gap è al 68,4% e ci vorranno ancora 131 anni per raggiungere la piena parità. I primi 9 paesi dell'indice, tra i quali figurano Svezia, Finlandia, Norvegia e Germania e Islanda in Europa, sono arrivati a colmare oltre l'80% dei divari, ma nessuno raggiunge il 100%. Solo l'Islanda, al 1° posto per il 14° anno consecutivo è arrivata al 91,2%. Per la prima volta entrano nella top ten un paese dell'America Latina, il Nicaragua e un paese dell'Africa subsahariana, la Namibia. In campo lavorativo le donne mantengono un divario elevato sia nei salari sia nelle condizioni d'ingresso.

 

 

 

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