"DONNA, VITA, LIBERTÀ. OTTO MARZO PER LE DONNE IRANIANE": EVENTO ALL'UNISTRASI

News inserita il 07-03-2023 - Eventi Siena

Appuntamento nell’Aula Magna Virginia Woolf in piazza Carlo Rosselli a Siena

 

SIENA - Un appuntamento per le donne, con le donne, e per una causa importantissima, quella delle donne iraniane e delle loro lotte per i diritti perduti, si tiene a Siena, mercoledì 8 marzo, all'Università per Stranieri, alle ore 17.

 Un modo per festeggiare e ricordare l'8 marzo in modo diverso, ma anche per parlare di alcuni temi importantissimi, sia con le parole e gli interventi che con la musica firmata BowLand. Questo il senso   dell'appuntamento dal titolo Donna, Vita, Libertà.

Un evento organizzato dalla docente Tiziana De Rogatis presidente del CUG dell'Università per Stranieri di Siena, con la collaborazione di Daniela Brogi e il patrocinio della Provincia di Siena che vedrà la partecipazione dell'attivista iraniana Sanaz Partow e dei BowLand.

''Sono orgogliosa di annunciare insieme al rettore Tomaso Montanari che il mio Ateneo ha deciso di celebrare l’otto marzo con un dibattito/concerto, dedicato al movimento delle donne iraniane e alla loro rivoluzione. Questo nostro pomeriggio prende il nome dallo slogan “Donna Vita Libertà” (“Zan Zandegi Azadi”), scandito in questi mesi nelle piazze di tutto l’Iran contro il sistema patriarcale che opprime il Paese da 44 anni. Il nostro omaggio alla libera creatività di questo popolo, finalmente svincolato dalla paura, sarà inaugurato dall’attivista Sanaz Partow cui seguiranno le musiche dei BowLand.''

''Al momento - sottolinea De Rogatis -  l'allarmante realtà iraniana dove alle donne viene imposto l'hijab e queste vengono escluse di fatto dal sistema scolastico ci fanno riflettere su cosa accade in quegli stati lontani da noi, ma anche su certe dinamiche nei paesi europei che stanno attaccando il diritto all'aborto. Questo riporta tutti noi a un allarmante momento di riflessione sulle dimensioni arcaiche di questi attacchi alle libertà. Lo scenario iraniano insomma è solo un aspetto di tutto questo movimento che vuole le donne subalterne, tagliate fuori dall'istruzione, dalla politica e dalla società. Abbiamo invitato l'attivista iraniana Sanaz Partow e una delle band schierate contro questi tentativi oscurantistici di far regredire la nostra storia e la nostra società.''

Oggi in Iran migliaia di giovani studentesse e studenti, in seguito alla morte della ventiduenne Masha Amini, stanno facendo delle loro università uno spazio di lotta eroica al patriarcato. Amini - arrestata a Teheran dalla Polizia Morale del regime teocratico iraniano il 16 settembre 2022 per avere indossato in modo scorretto il velo – è stata picchiata fino al trauma cranico e al coma. In seguito alla sua morte, in questi cinque mesi e mezzo, cinquecentoventicinque persone sono state uccise negli scontri mentre i Tribunali di Stato ne hanno impiccate quattro nelle pubbliche piazze. Altre ventimila risultano intanto arrestate.

L’Iran è anche figura di una tendenza geopolitica al ritorno della violenza sulle donne. Negli ultimi decenni, innumerevoli focolai di reazione arcaica si sono riaccesi nel mondo, in modi drammatici e conclamati (come nel caso dell’Afghanistan) o più trasversali e subdoli (come nel caso delle legislazioni antiabortiste che stanno passando in larga parte del mondo Occidentale).

Oggi l’Università per Stranieri di Siena vuole celebrare l’otto marzo in uno spazio ibrido e libero, abitato da quattro voci iraniane.  Il pomeriggio dell’otto marzo sarà infatti aperto dalle parole di lotta della attivista Sanaz Partow e sarà seguito dalle parole in musica, in transito e traduzione del trio dei BowLand. L’otto marzo e sempre, donna vita libertà.

Sanaz Partow è una architetta, nata a Fiesole e vissuta a Shiraz (Iran), che risiede a Firenze da circa venti anni, legata ad una numerosa comunità iraniana composta nel capoluogo toscano da 1700 persone, in larga parte studenti. Partow fa parte del movimento “Donna vita libertà” ed è intervenuta in numerose occasioni pubbliche contro il regime teocratico e in sostegno della protesta iraniana e della sua forza condivisa da donne e uomini del suo Paese. 

I BowLand sono un gruppo musicale composto da Saeed Aman, Pejman Fani e Leila Mostofi, due ragazzi e una ragazza iraniani. I Bowland si sono conosciuti a Teheran e si sono poi trasferiti insieme a Firenze per frequentare l’Università. Nato nel 2015, il loro progetto musicale è una miscela sonora di atmosfere e suoni fluttuanti, sound evocativi, cui si aggiungono voci eteree e ritmi squisitamente groove. BowLand è un progetto stratificato, composto da una miscela di diversi elementi artistici: le note, la voce e la grafica.

L’evento, che inizia alle ore 17 e che si potrà anche seguire in diretta streaming su http://live.unistrasi.it  fa parte delle iniziative del cartellone provinciale 8 marzo.

Annalisa Coppolaro

 

 

 

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