DIABETE MELLITO DI TIPO 1: NUOVI BIOMARCATORI PER TRATTAMENTO PERSONALIZZATO

News inserita il 05-06-2024 - Attualità Siena

La scoperta di un team di ricercatori dell'Università di Siena pubblicata su "Cell Reports Medicine" nell’ambito di uno studio finanziato dall’UE e dal MUR attraverso il Centro Nazionale per la terapia genica e farmaci RNA

Diabete di tipo 1: verso un trattamento personalizzato grazie all'Università di Siena

Una scoperta importante arriva dall'Università di Siena, dove un team di ricercatori guidato dal professor Francesco Dotta ha individuato nuovi potenziali biomarcatori per il diabete mellito di tipo 1. Si tratta di microRNA circolanti, piccole molecole di RNA che potrebbero rivoluzionare la diagnosi e la gestione della malattia, aprendo la strada a terapie personalizzate più efficaci.

MicroRNA come chiave per la diagnosi e la prognosi:

Lo studio, pubblicato sulla rivista "Cell Reports Medicine", ha identificato un gruppo di microRNA derivanti da una specifica regione del cromosoma 14, associata al rischio di sviluppare diabete di tipo 1. Analizzando i microRNA nel sangue di un ampio gruppo di pazienti, i ricercatori hanno scoperto che questi biomarcatori permettono di distinguere due sottogruppi di persone con la malattia: Cluster A e Cluster B.

Il Cluster B, caratterizzato da un'espressione aumentata di un gruppo specifico di microRNA, presenta un miglior controllo della glicemia e un profilo immunologico del sangue differente. Questa scoperta evidenzia l'eterogeneità del diabete di tipo 1, aprendo la strada a terapie mirate alle specifiche esigenze di ogni paziente.

Verso terapie personalizzate:

"La ricerca - ha commentato il professor Francesco Dotta - ha identificato potenziali biomarcatori che potrebbero cambiare il modo in cui comprendiamo e trattiamo il diabete di tipo 1. Questa scoperta offre speranza per terapie più mirate e personalizzate, migliorando il trattamento della malattia nel prossimo futuro."

Un primo passo in questa direzione è già stato compiuto con l'approvazione, da parte della Food and Drug Administration degli Stati Uniti, di un farmaco che blocca le cellule del sistema immunitario responsabili della malattia. Ora, grazie ai microRNA, è possibile identificare i pazienti che potrebbero beneficiare maggiormente di questo tipo di trattamento.

Un futuro più luminoso per i pazienti con diabete di tipo 1:

La scoperta dell'Università di Siena rappresenta un passo avanti significativo nella lotta contro il diabete di tipo 1. I microRNA circolanti, facilmente rilevabili tramite un semplice prelievo di sangue, offrono un nuovo strumento per la diagnosi e la prognosi della malattia, aprendo la strada a terapie personalizzate più efficaci e mirate alle specifiche esigenze di ogni paziente. Questa nuova frontiera di ricerca offre speranza per un futuro più luminoso per chi convive con il diabete di tipo 1.

 

 

 

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