CLANDESTINO FERMATO A SIENA: DENUNCIATO PER RESISTENZA A PUBBLICO UFFICIALE

News inserita il 31-05-2024 - Cronaca Siena

Controlli della polizia sul territorio senese: il cittadino marocchino di 27 anni, era già destinatario di un decreto di espulsione e denunciato per immigrazione clandestina

La Polizia di Stato ha intensificato i servizi di controllo del territorio a Siena, con particolare attenzione alle aree della periferia immediata, come la Stazione Ferroviaria e strada Massetana Romana, oltre alle zone limitrofe al centro storico, dove si registra una maggiore affluenza di persone in transito.

Durante un controllo in Piazza Gramsci, gli agenti delle volanti dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura hanno fermato uno straniero che, alla richiesta di esibire i documenti, ha iniziato a inveire contro di loro. Dopo alcuni minuti, i poliziotti sono riusciti a ottenere le sue generalità e hanno effettuato un controllo nella banca dati, dal quale sono emersi alcuni precedenti penali.

L'atteggiamento offensivo e minaccioso dello straniero ha indotto gli agenti a effettuare una perquisizione sul posto. Durante la perquisizione, l'uomo ha colpito uno dei poliziotti con un pugno, ma i due agenti sono riusciti a bloccarlo. Poiché era privo di documenti, è stato portato in Questura per accertamenti ulteriori, inclusa l'identificazione tramite fotosegnalamento della Polizia Scientifica.

Durante il tragitto verso la Questura, lo straniero ha continuato a comportarsi in modo aggressivo, dando forti calci al finestrino dell'auto di servizio, danneggiandolo. Gli accertamenti hanno rivelato che l'uomo, un cittadino marocchino di 27 anni, era già destinatario di un decreto di espulsione emesso in un'altra provincia e denunciato per immigrazione clandestina.

Alla fine delle verifiche di polizia, è stato denunciato per danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale. Successivamente, è stato emesso un decreto di espulsione dal Prefetto di Siena e un ordine di accompagnamento dal Questore. Lo straniero è stato condotto al Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Roma, in attesa di essere imbarcato per il Marocco.

Si sottolinea che il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari e, secondo il principio della presunzione di innocenza, la responsabilità dell'indagato sarà accertata solo con una sentenza irrevocabile di condanna.

 

 

 

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