CERIMONIA COMMEMORATIVA PER FORZIERO E CAMPANILE: CARABINIERI UCCISI A SIENA

News inserita il 01-06-2024 - Attualità Siena

34° anniversario: decorati di medaglia d'oro al valor civile

Mario Forziero e Nicola Campanile: commemorazione dei carabinieri Uccisi 34 Anni fa a Siena

Oggi, 1° giugno 2024, alle ore 10.00, si è svolta una cerimonia presso la Chiesa di San Girolamo in Campansi a Siena per ricordare i due carabinieri Mario Forziero e Nicola Campanile, uccisi 34 anni fa. Alla messa, officiata dal Cardinale Augusto Paolo Lojudice e dal Cappellano Militare della Legione Carabinieri Toscana, hanno partecipato il Prefetto di Siena, il Sindaco di Siena, il Presidente della Provincia e i vertici provinciali delle Forze di polizia. Presenti anche i carabinieri di Siena, l'Associazione Nazionale Carabinieri di Siena e i familiari dei due caduti.

Dopo la messa, sono state deposte due corone di alloro nel luogo dove avvenne l'omicidio. Durante la cerimonia è stato ricordato il tragico evento del 1° giugno 1990, quando i carabinieri Forziero e Campanile, durante un controllo, furono colpiti da colpi di pistola sparati da un uomo a bordo di un ciclomotore. Entrambi morirono a causa delle gravi ferite riportate.

In seguito, il responsabile riuscì inizialmente a scappare, ma fu poi catturato dalle altre forze di polizia. Il 21 dicembre 1990, ai carabinieri Forziero e Campanile è stata concessa la Medaglia d'Oro al Valor Civile alla memoria, la più alta onorificenza per atti di eccezionale coraggio. La motivazione della medaglia riporta come, pur gravemente feriti, cercarono di reagire e inseguire il malvivente, sacrificando le loro vite con grande ardimento e senso del dovere: "Componenti pattuglia automontata mentre si apprestavano all'identificazione del conducente di un motociclo, venivano fatti segno di un'improvvisa azione di fuoco. Benché gravemente feriti, cercavano di reagire con l'arma in dotazione ma, nel disperato tentativo di inseguire il malvivente, si accasciavano al suolo. Splendido esempio di giovani vite immolate con grande ardimento ed altissimo senso del dovere.”

 

 

 

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