Nicoletta Fabio ha risposto all'interrogazione presentata dal gruppo Partito Democratico durante la seduta del Consiglio Comunale . Fabio: "Servirebbe stessa costanza con i parlamentari di riferimento"
Lo stato di attuazione dei progetti della Fondazione Biotecnopolo al centro dell’interrogazione presentata oggi, venerdì 26 gennaio, in Consiglio Comunale dai consiglieri del gruppo del Partito Democratico Alessandro Masi, Giulia Mazzarelli, Gabriella Piccinni, Luca Micheli e del gruppo Progetto Siena Adriano Tortorelli e Anna Ferretti.
“Credo che sia doveroso, alla luce dell’ennesima interrogazione riguardante il Biotecnopolo, specificare che si tratta di una materia di competenza parlamentare e di Governo nazionale - ha spiegato il Sindaco di Siena Nicoletta Fabio - e che al momento il Comune di Siena può solo rinnovare il costante impegno nell’informare la comunità sulle interlocuzioni portate avanti dai nostri rappresentanti. Auspico che il Partito Democratico serbi la stessa costanza utilizzata nel presentare interrogazioni a questa amministrazione anche per pungolare i propri parlamentari e referenti nazionali”.
“Conoscere le risorse trasferite e utilizzate per un progetto che non è sotto la giurisdizione del Comune di Siena è alquanto difficile – ha proseguito il Sindaco Fabio – Con l’auspicio e l’impegno che la Fondazione possa trovare a Siena sede e base operativa non posso che confermare quanto detto qualche giorno fa dal deputato Francesco Michelotti alla stampa. Esiste un forte interesse nazionale sulla creazione dell’hub antipandemico, importanti progettualità sono già all’attenzione del Cda. Questo fa certamente ben sperare e crea i presupposti che già dalle prossime settimane si riescano a vedere risultati concreti anche alla luce degli ultimi colloqui avvenuti con il Ministro della Salute Orazio Schillaci, che ha confermato lo stato di avanzamento della riforma dello statuto”.
“Possiamo confermare che sia stata attivata la procedura per l’apertura di un conto corrente e che all’attenzione del Cda ci saranno vari progetti anche provenienti dall’imprenditoria senese. Vorrei però rimarcare un concetto fondamentale ovvero che ci sono degli organi competenti che sono il consiglio di amministrazione e i ministeri soci fondatori e che per questo il Comune di Siena, non può che prendere atto di quanto sarà deciso e portato avanti nei prossimi mesi, vigilando su tutte le operazioni per il bene della nostra comunità”.
Il consigliere Alessandro Masi (Pd), che ha illustrato l’interrogazione, ha dichiarato “Resto insoddisfatto della risposta, specificando che la nostra insistenza sull’argomento è nell’interesse della città. I nostri rappresentanti in Parlamento fanno la loro parte, ma sono all’opposizione, mentre la decisione e il destino di questi due progetti sono in mano a chi governa a Roma, come del resto avviene qui; comunque, anche di recente, nell’ultimo consiglio comunale straordinario sul tema, come forze di opposizione non ci siamo tirati indietro per condividere una mozione politica per questi progetti, che però la maggioranza non ha voluto condividere: così è naufragato un atto politico che avrebbe dato più forza all’azione dell’amministrazione su questi due progetti”.
“La risposta dunque non ci lascia tranquilli – prosegue il consigliere del gruppo Pd Alessandro Masi – anche perché, con uno statuto pronto e con le risorse già messe a disposizione, ci sarebbero tutte le condizioni per partire; e invece si continua a girare intorno al tema dello statuto, mentre il riferimento generico nella risposta della sindaco a progetti all’attenzione del Cda del Biotecnopolo non spiega se le attività della fondazione siano effettivamente partite”.
“Non banalizziamo l’argomento trascinando la questione nella polemica politica – aggiunge il consigliere del gruppo Pd Masi – Come oggi, con la celebrazione della ‘Giornata della Memoria’, abbiamo riconfermato come consiglio comunale la nostra responsabilità della memoria, così dobbiamo assumerci anche la responsabilità della prospettiva. Non è sufficiente ‘monitorare’, dobbiamo insistere e stressare costantemente chi ha in mano il destino di questi due progetti, perché partano. La nostra città e la nostra provincia, con il distretto delle scienze della vita, sono pronte e saranno all’altezza di queste funzioni e del loro servizio per la ricerca e la salute del nostro Paese”.