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UDS SIENA, IL SINDACATO STUDENTESCO: "È L'ORA DELL'EVOLUZIONE"

News inserita il 15-09-2016

Oggi, 15 settembre, è primo giorno di scuola per tutti gli studenti e tutte le studentesse di Siena e provincia ma anche per l’Unione degli Studenti - Siena è il momento di tornare tra i banchi e di riaprire il dibattito sulla scuola.

Nel 1998 gli studenti di tutto il paese hanno conquistato lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti che sancisce i nostri diritti all’interno della scuola. 

Ma quante volte ci è stato negato un diritto a scuola?

Liberà di espressione, valutazione chiara e tempestiva, diritto alle assemblee, mancanza di aule autogestite. Troppo spesso la nostra voce rimane inascoltata. 

Nonostante esista lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti, questo viene spesso ignorato e questa condizione si è inasprita con la Buona Scuola (legge 107), che ha già palesato il suo fallimento.

Come Unione degli studenti non possiamo stare a guardare, non subiremo le decisioni prese sulle nostre teste. Sin da oggi irrompiamo nelle classi, distribuiamo banco per banco lo statuto delle studentesse.

La nostra campagna, “Stiamo Diritti – Students’ (R)Evolution”, nasce proprio dalla volontà di non abbassare la testa, di non assistere passivamente alla drastica contrazione della democrazia, ma di dare il via a una stagione di riaffermazione dei nostri diritti. Proveremo ad intercettare le opinioni e i suggerimenti di chi vive il mondo della scuola, ci confronteremo sull’attualità dei diritti sanciti nello Statuto delle Studentesse e degli Studenti e proveremo ad immaginare soluzioni per vedere riconosciuti diritti di cui sentiamo l’esigenza ma che oggi non sono ancora sanciti. 

Non siamo disposti a rimanere prigionieri di un modello di scuola che ci impedisce di diventare soggetti portatori di diritti e consapevoli. Combatteremo l’involuzione a cui ci hanno costretti. 

Consapevolezza, conoscenza e partecipazione sono i nostri strumenti a disposizione per riprenderci il protagonismo nelle scuole: “Partecipa all’evoluzione”, sarà il nostro grido per liberare le scuole e riprenderci ogni spazio decisionale.

 

 

 

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