La storia dell’ex Ospedale Psichiatrico San Niccolò e della sanità senese rivive dallo studio e catalogazione dei documenti dell’archivio della USL7 di Siena.
E’ questo il progetto realizzato dall’Azienda che, tramite “Giovani Si” della Regione Toscana e “Garanzia Giovani”, ha selezionato due tirocinanti, Francesca Roggi e Giovanni Malpelo, per la ricognizione, il riordino e l’inventariazione del patrimonio archivistico e documentale della USL7.
Il progetto, seguito da Alberto Gazzarri Referente Aziendale per il patrimonio storico-artistico, culturale e scientifico, è di notevole importanza per lo studio dell’evoluzione storico-scientifica e socio-culturale della sanità pubblica senese.
L’archivio storico di maggiore consistenza è proprio quello dell’ex Ospedale Psichiatrico San Niccolò, che rappresenta la traccia più fedele per conoscere la storia e il ruolo di questo particolare ente. Da circa quindici anni, infatti, la vicenda degli ospedali psichiatrici in Italia è diventata sempre più un fatto di interesse non solo per una ristretta cerchia di studiosi, ma una vera e propria risorsa per la storia della medicina e della sociologia nel nostro Paese.
L’archivio storico dell’ex Ospedale Psichiatrico San Niccolò di Siena presenta caratteri di estrema completezza cronologica e di straordinaria ricchezza di contenuti rispetto ad altri archivi di strutture simili esistenti sul territorio nazionale.
Il fondo archivistico, conservato in un locale dell’Azienda all’interno dell’ex villaggio manicomiale, è costituito dalla documentazione sanitaria prodotta dall’Ospedale Psichiatrico durante la sua attività, dal 1818 al 2000, e comprende più di 50.000 cartelle cliniche dei pazienti ricoverati presso l’Ospedale, le Ville di Salute e l’Istituto Medico Psico-Pedagogico “A. D’Ormea”. L’archivio comprende anche un fondo fotografico, costituito da circa 20.000 fotografie di pazienti suddivise tra uomini e donne, per un arco cronologico che va dal 1915 al 1969. Altro materiale è stato individuato nell’attuale deposito di archivio corrente a Colle Val d’Elsa.
Oltre a catalogare la documentazione di archivio, i due tirocinanti svolgono un’attività di supporto a giovani studenti, ricercatori e professori per le loro ricerche.
L’accesso all’archivio è libero e aperto a chiunque ne faccia motivata richiesta al responsabile aziendale del Patrimonio storico-artistico, culturale e scientifico, il dott. Alberto Gazzarri, nel rispetto del regolamento interno e delle norme che regolano la consultabilità degli archivi. A tal proposito l’Azienda ha recentemente provveduto alla realizzazione di un apposito box per permettere la consultazione dei documenti presenti nell’archivio secondo le prescrizioni indicate dalla Soprintendenza Archivistica per la Toscana.