E’ stato un derby tosto, incerto, combattuto su ogni pallone, bello
frizzante, nervoso e con il pubblico senese polemico verso il direttore di garaBaroni di Firenze che, comunque considerando le difficoltà del confronto, non è
andato male. Dotato di un grande fisico atletico, di lunghe leve, si è spostato
a tutto campo in bello stile, spesso vicino all’azione, ha dovuto fischiare
molto anche se ha dato l’impressione di prediligere lasciar giocare e usare
poco il fischietto. Anche dal punto di vista del carattere, ha fatto vedere di
averne da vendere e di non essere condizionato dall’ambiente, dalle proteste
dei giocatori più navigati.

La prima frazione di gioco è stata tranquilla solo
nei primi minuti, poi sono iniziati i contatti più ruvidi, allora sono partiti
i primi richiami verbali (11’ per
Mastronunzio e
Panariello che si stavano
“fronteggiando” in modo minaccioso, al 20’ per un
Celiento troppo falloso), poi
il primo cartellino giallo, al 22’ per
Sacilotto per un’entrata in scivolata
giudicata pericolosa. Al 30’ è stato ammonito anche
Celiento per un intervento
duro e relative proteste sul fischio contrario, proteste esagerate e
giustamente punite. Un paio di contatti ruvidi su
Mastronunzio sono state
ignorate, nessun senese ha protestato avvalorando così il mancato fischio di
Baroni. Al 42’ è giustamente scattato il cartellino giallo per
Capece per uno
sgambetto da dietro su
Mastronunzio in ripartenza verso l’area ospite. Allo
scadere del tempo c’è stata la rete senese di
Sacilotto, apparsa regolarissima
ma tutti i giocatori aretini hanno circondato l’arbitro che non si è scomposto
affatto ed ha convalidato la segnatura dei bianconeri. Nella seconda parte di
partita la tensione è anche aumentata, ad ogni fischio di
Baroni c’era
polemica, il pubblico di fede bianconera non accettava i fischi contrari, in
campo c’è un’eccessiva elettricità. L’11’ è stato deleterio per la Robur: in
vantaggio di una rete importantissima,
Celiento ha pensato bene di entrare in
modo scriteriato sul vivace
Cori, addirittura sulla linea mediana del campo
quindi in situazione di totale assenza di pericolo e di necessità di essere
duro, è scattata la seconda ammonizione e, di conseguenza, il cartellino rosso.
Al 13’ una mano volontaria di
Opiela è stata sanzionata ma non punita con un
giallo che ci sarebbe stato tutto, al 28’ un fallo troppo gagliardo di
Madrigali sul bomber
Bonazzoli non ha fatto scattare il provvedimento
disciplinate e qui
Baroni ha sicuramente sbagliato. Al 29’ c’è stato un
plateale richiamo verbale per
Opiela che voleva ritardare una ripresa del gioco
mettendosi troppo vicino al pallone. Al 29’, dai e dai, gli amaranto aretini
sono pervenuti al pareggio con
Tremolada, la tensione fra i senesi è aumentata
ancora di più: ogni fischio era una protesta, anche il pubblico contestava
l’operato del fischietto fiorentino che ha avuto il suo bel da fare per tenere
il derby nei binari di una certa correttezza.
Concludendo, la gara è stata “tosta” da arbitrare, non tutti i fischi sono
stati da condividere ma non abbiamo annotato errori pesanti, a momenti Baroni
ha mostrato una bella personalità, magari sarebbe preferibile incontrarlo
lontano dal Franchi in quanto non guarda in faccia a nessuno e garantisce la
regolarità della gara.
Claudio Agnelli