Si sono concluse oggi le iniziative dell’USL Toscana sud est a sostegno della settimana mondiale dell’allattamento al seno con una videoconferenza corale che ha toccato tutti i presidi dell’azienda sanitaria (Siena, Nottola, Campostaggia, Arezzo e Grosseto), alla quale è intervenuta Elise Chapin, Coordinatrice BFHI/BFCI, Italian National Committee for UNICEF.
La rappresentante UNICEF ha avuto parole di apprezzamento per le iniziative dell’USL Toscana sud est “perché hanno coinvolto tutte le realtà del territorio, sia quelle già impegnate nel percorso "Ospedale Amico del Bambino" sia quelle non impegnate. Questo sforzo di riunire un territorio così vasto è importante anche come segnale di lotta alle disuguaglianze in salute”.
“La pratica dell’allattamento al seno nel nostro territorio è oggetto di particolare attenzione”, ha detto Chapin “attraverso il progetto di monitoraggio dei tassi di allattamento, voluto fortemente dalla Regione Toscana e dall'osservatorio regionale, di cui fa parte anche l'Unicef, per monitorare i tassi di allattamento non solo nei punti di nascita ma anche nel tempo ad 1 mese, 3 mesi, 6 mesi anche 1 anno, per capire come è l'andamento dell'allattamento e capire come e quando intervenire per aiutare le famiglie".
L’allattamento al seno è un tema che sta particolarmente a cuore agli ospedali di Campostaggia e Nottola, entrambi riconosciuti dall’OMS/UNICEF “Ospedale Amico dei Bambini” da oltre dieci anni. L’impegno dell’USL Toscana sud est, che per la diffusione dell’allattamento al seno si avvale anche della collaborazione delle associazioni “Nonsololatte: mamme per amiche”, “Peer Counsellors Valdichiana Senese” , Leche League, e CasaMAM , è di avviare questo percorso anche negli ospedali delle province di Arezzo e Grosseto. A tale scopo è già partito un corso di formazione rivolto a tutti gli operatori del Dipartimento materno infantile per la promozione, protezione e sostegno dell’allattamento al seno.
Come spiegano gli esperti, l'allattamento esclusivo al seno per i primi 6 mesi di vita, seguito da un allattamento al seno complementare fino ai 2 anni e oltre, è raccomandato per assicurare la salute, fin dalla nascita. Il latte materno, infatti, continua a essere un’importante fonte di nutrimento per i bambini dopo i primi 6 mesi di vita, in modo particolare quando le madri integrano il proprio latte con altri cibi. In media, i bambini di 6-8 mesi ricevono oltre il 70% del fabbisogno energetico dal latte materno, il 55% a 9-11 mesi e il 40% a 12-13 mesi (fonte OMS).