Ho partecipato ieri sera alla serata rievocativa del 4 Settembre 1260, data storica importante per Siena, quella della Battaglia di Montaperti.
La serata era organizzata, come sempre, dal Circolo Arci di Casetta. Presenti i Sindaci di Castelnuovo Berardenga e di Monteriggioni. Assente il Sindaco di Siena, al suo posto un assessore.
Dunque tutto grava -cena, e fiaccolata - sulla mirabile e volontaria abnegazione di un circolo ricreativo sostenuta in parte dal Comune chiantigiano.
Un po' poco. Molto poco, verrebbe da dire. Dov'è Siena in questa giornata così importante per la sua comunità ? Dove sono le Contrade? Basta inviare il gonfalone del Comune, del Magistrato delle Contrade ed un assessore per ricordare questo spartiacque che ha consegnato Siena e la sua comunità a trecento anni di Libertà ?
Come onora Siena la memoria di quelle migliaia di concittadini, di ragazzi e uomini caduti per la loro città ? Se non fosse per il volontariato di alcune persone di un circolo e di un bar, quasi la damnatio memoriae, cadrebbe su questa data.
Il Cippo della Battaglia è ormai da tempo preda delle erbacce e dell'incuria. Nessun fiore, nessuna corona di alloro lo adorna in questa giornata.
Annullata la prevista fiaccolata per il maltempo, con un gruppetto di senesi, siamo saliti al Cippo. Nella penombra della notte incombente abbiamo letto una preghiera, cantato il “Maria Mater gratiae”, detto due parole in ricordo e cantato tutti insieme “nella Piazza del Campo ci nasce la verbena/viva la nostra Siena”. Bello e suggestivo, ma oggettivamente poco, molto poco.
Credo che sia veramente giunta l'ora che il Comune di Siena -magari affiancato da Castelnuovo Beradenga ove ricade il territorio della Battaglia- prenda decisamente in mano l'organizzazione del ricordo di questo evento e che destini una qualche piccola risorsa finanziaria per l'illuminazione continuativa del Cippo:l'illuminazione del luogo simbolo della Battaglia ha forse meno importanza delle centinaia di lampioni di cui è disseminato il nostro territorio?
Per la fiaccolata dovrebbero essere invitate a partecipare fattivamente le Contrade, con un loro paggio monturato, con i loro contradaioli, i loro bambini, i loro ragazzi, le loro bandiere e fazzoletti, con i Musici di Palazzo. Un ricordo di una giornata simile non vale forse tutto questo? Che a Montaperti sia tolto il velo dell'oblio e che finalmente per Siena diventi la sua Arlington, la sua Valle de los Caidos: un tempio alla Battaglia che sia anche un tempio di Gloria, Onore e Libertà .
Lorenzo Rosso
senese