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"MUSEO DEL PALIO E SMS: USCITA DA IMMOBILITÀ O ANNUNCI A FINI ELETTORALI?"

News inserita il 06-01-2023

Dopo anni di immobilità e annunci seguiti dal niente, la Giunta De Mossi sembra colta da un improvviso fervore e nello stesso giorno annuncia il bando per la copertura della posizione di direttore del Santa Maria della Scala e le novità relative al Museo del Palio.

Su quest’ultimo non possiamo che concordare con la presa di posizione di Fabio Pacciani che ha ben definito un concetto che dovrebbe essere chiaro a tutta la comunità:

“il Palio …è gestito dal Comune per conto delle Contrade. Sono infatti le Contrade, come recita anche l’articolo 2 dello Statuto del Comune di Siena, che custodiscono le antiche tradizioni della storia e della cultura del popolo senese e costituiscono espressione di comunità contrassegnando da secoli, in modo unico e peculiare, la realtà sociale senese così come esiste, si articola e vive quale associazione naturale”.

Siamo convinto anche noi che di un Museo del Palio si può discutere, all’interno di un percorso di trasparenza e partecipazione, nella consapevolezza però che esiste già un patrimonio museale unico e di grandissimo valore: i 17 Musei di Contrada, rispetto alla cui salvaguardia e valorizzazione il Comune può avere un ruolo determinante di coordinamento e sostegno.

Sul bando relativo alla posizione di direttore del Santa Maria della Scala non possiamo che sottolineare come siano passati ben quattro anni dal 1. Febbraio 2019 quando ha avuto termine l’incarico di Daniele Pitteri.

Da allora la Giunta De Mossi è rimasta inerte sulla più importante istituzione culturale della città, nonostante le tante sollecitazioni di cui anche In Campo si è fatta portatrice. Più volte abbiamo sottolineato la mancanza di una produzione culturale all’altezza dell’Istituzione, senza dimenticare che alcune operazioni come la collezione di arte contemporanea accettata da un ignoto donatore e promossa come una grande acquisizione sia ancora nascosta nei caveau del MPS.

A tre mesi dalla fine della legislatura questo attivismo appare quanto meno sospetto. Viene da pensare che il tutto sia fatto in chiave elettorale, mentre sarebbe quanto mai necessario che  il bando per la direzione del SMS andasse a buon fine e che la scelta ricadesse su una persona di grande competenza e capacità manageriali, ben diverse rispetto alle ultime nomine effettuate dall’Amministrazione attuale. 

Il Santa Maria della Scala ha un estremo bisogno di rilancio, come i dati impietosi del 2022 hanno ampiamente dimostrato, e soprattutto deve ritrovare la capacità di produrre cultura e di diventare un centro di promozione per la città e di attrazione per un turismo di qualità. 


Mariapia Bindi - Associazione In Campo

 

 

 

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