“Profonda rabbia”: è questa la reazione della Lega Nord Toscana all’arrivo dei presunti profughi all’Hotel l’Abbeveratoio a San Giovanni d’Asso, avvenuta lunedì sera (3 agosto).
La Lega senese, che ha annunciato possibili manifestazioni a San Giovanni d’Asso nei prossimi giorni, dichiara: “Invitiamo i cittadini a non essere complici dell’invasione ed a segnalare alla Lega se enti, organizzazioni o privati stanno ospitando o stanno per ospitare clandestini. Ognuno di noi è responsabile per il futuro del nostro paese e non possiamo tollerare che qualcuno si faccia beffe di noi per lucrare scaricando i costi economici e sociali sulla società e sui piccoli paesi. Lo sono anche i sindaci, che sono stati direttamente coinvolti dalla Prefettura nella gestione dell’accoglienza; i sindaci del PD si sono trasformati in scafisti e devono avere il coraggio di assumersi le proprie responsabilità dinanzi ai loro concittadini”.
Francesco Giusti e Luigia Sassi affermano: “Da quando governano a livello nazionale i fenomeni del PD abbiamo registrato un incremento esponenziale degli sbarchi: più di 250mila persone. La soluzione è una sola: non far partire i barconi e non accogliere altri clandestini, creando campi profughi in Libia in modo tale da non permettere più questi viaggi della morte”. Il Capogruppo in Consiglio regionale della Lega, Manuel Vescovi, ha recentemente ricordato che “la Regione ha speso 549mila Euro per gli immobili dati agli immigrati. Perché quei soldi non vengono dirottati per aiutare gli italiani in difficoltà o per fare i parcheggi gratuiti negli ospedali?”.
Il Consiglio regionale della Toscana ha respinto, dopo un lungo dibattito, una mozione presentata proprio dal Gruppo Lega Nord in Consiglio regionale, con la quale si chiedeva di “non concedere più le proprie strutture per l’ospitalità dei cosiddetti migranti, che spesso nascondono clandestini, né destinare loro i soldi dei contribuenti come quelli previsti dalla delibera 749/2015, pari a 549mila euro, utilizzandoli piuttosto per tutti quei toscani che versano in condizioni di degenza”. Illustrata dal Consigliere leghista Jacopo Alberti, la mozione intendeva anche mettere rapidamente in campo tutti i meccanismi necessari ad attuare politiche che diano assoluta priorità ai cittadini italiani nell’assegnazione delle case popolari; sensibilizzare le prefetture e il Governo nazionale per adottare misure a garanzia di approfonditi controlli sanitari sui migranti; maggiore rigore contro il reato di immigrazione clandestina; politiche di verifica della popolazione straniera residente; programmazione di una serie di interventi e aiuti nelle aree di provenienza dei migranti.
Una delegazione di leghisti senesi questa mattina (4 agosto) è stata a Castelnuovo Scalo, frazione del Comune di Asciano, su richiesta di alcuni abitanti della piccola frazione, preoccupati per il ventilato arrivo dei profughi, che avrebbero dovuto essere ospitati in una casa privata.
Interpellato dall’ascianese Saulo Gambelli su Facebook, il sindaco Paolo Bonari ha scritto: “Alcuni privati si sono resi disponibili con la Prefettura per accogliere una parte dei profughi. In questi giorni valuteremo le possibili soluzioni. Il Comune sarà informato e a sua volta informerà la popolazione. Ad oggi non ci sono né numeri né collocazioni certe”.
Giusti ha voluto richiamare il sindaco renziano alle proprie responsabilità, ricordando che nel comunicato emesso in data 3 agosto 2015 dalla Prefettura di Siena, al termine dell’incontro tra il Prefetto Saccone, l’assessore regionale Bugli (PD) ed i sindaci del territorio, si parlava di “impegno comune” per dare risposte alle problematiche legate all’arrivo dei profughi sul territorio senese. Già nel comunicato della Prefettura del 5 giugno si parlava di “rapporto di collaborazione tra Prefettura ed Amministrazioni locali. Prendiamo atto di come la priorità per la Provincia di Siena e per gli amministratori del PD sia quella di affannarsi a trovare strutture e risorse per accogliere altri immigrati clandestini. La Lega Nord è fermamente contraria a ciò. Se ci sono delle risorse, si devono utilizzare per aiutare coloro che in prima persona stanno pagando le conseguenze economiche e sociali di questa crisi: giovani, disoccupati, cassintegrati, esodati e pensionati. Non possiamo pensare di mantenere in albergo tutti coloro che arrivano sul nostro territorio”, ha dichiarato Giusti, che ha ricordato come “la sistemazione nelle piccole frazioni, nelle località turistiche o in aperta campagna sia assurda e come sia pazzesco che i Sindaci “democratici” non coinvolgano e non informino i propri cittadini, se non a cose fatte. Secondo i dati forniti dal Viminale, su un totale di 170.000 immigrati arrivati in Italia nel corso del 2014, i richiedenti asilo sono stati circa 65.000. Solo 3.649 sono stati poi riconosciuti come rifugiati, su 36.330 richieste analizzate. Questo significa che anche tra i richiedenti asilo, 9 su 10 risultano in ultima istanza clandestini. Il nostro territorio non è in grado sopportare altri arrivi e altre bocche da sfamare”.