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"LA DIDATTICA A DISTANZA NEGLI ATENEI: DA OPPORTUNITÀ A POSSIBILE MINACCIA"

News inserita il 06-05-2020

 


La teledidattica ha sicuramente rappresentato per le Università uno strumento indispensabile per affrontare l’emergenza Covid-19 e gli Atenei in poco tempo sono riusciti ad approntare sistemi sostanzialmente efficienti.

Tuttavia, questa nuova risorsa rischia di essere una minaccia per gli stessi Atenei e per tutte quelle città, come la nostra, che ospitano migliaia di studenti fuori sede.

Pur comprendendo la difficile situazione del momento, noi continuiamo a credere in una Università in cui la conoscenza, l’esperienza, il confronto, l’aggregazione, l’apprendimento, la multiculturalità abbiano alla base un rapporto diretto e non mediato tra le persone.

Allo stesso tempo, non possiamo dimenticare che i nostri giovani studenti rappresentano linfa vitale per la Città oltre che per il contributo di energia positiva e di speranza per il futuro, anche per gli effetti positivi che la loro presenza genera per l’economia cittadina. Lunga sarebbe la lista di attività ed esercizi che beneficiano della presenza di studenti fuori sede: locatori, bar e ristoranti, esercizi commerciali di vario genere, servizi di trasporto pubblico, solo per fare alcuni esempi.

Siamo, quindi, fortemente preoccupati per la possibile alternanza tra didattica in presenza (tutta da verificare) e didattica a distanza annunciata dal Ministro dell’Università per la cd Fase 3 da settembre 2020 a gennaio 2021 che non fa che procrastinare uno stato di incertezza che non giova a nessuno e rischia, anzi, di essere pregiudizievole per gli Atenei, gli studenti e le loro famiglie.

Sono già trascorsi due mesi dal blocco totale delle attività che muovono l’economia cittadina, l’attività turistica appare fortemente compromessa per la prossima stagione estiva, tante famiglie stanno mettendo mano ai risparmi per andare avanti e la città non può certo permettersi di rinunciare ancora per lungo tempo ai suoi studenti né gli studenti alla loro città di adozione. Ci auguriamo, quindi, che possano essere messi in campo tutti gli strumenti di pressione politica affinché in tempi rapidi sia fatta chiarezza su come e quando tutte le Università potranno effettivamente tornare a svolgere la loro missione secondo i canoni che le sono propri e che appartengono alla nostra cultura classica nelle cui forti radici continuiamo a credere. Che il Ministero svolga, a tal proposito, una efficace ed efficiente attività di coordinamento e programmazione che al momento ci sembra manchi, così da evitare disparità di trattamento, salti nel buio e la possibile crisi di un settore vitale per l’intero Paese.

Movimento Civico Senese

 

 

 

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