"Il presidenzialismo è una forma di governo già esistente in molte nazioni e che in buona sostanza consegna agli elettori il diritto di votare direttamente la figura che rivestirà la funzione di capo del Governo e/o addirittura di Stato a seconda delle varianti sotto cui si presenta. Ciò a garanzia di maggiore governabilità e stabilità degli esecutivi contro il pericolo delle ricorrenti crisi, ribaltoni e governi tecnici".
"Sono ordinamenti presidenziali nazioni come gli Stati Uniti d'America che esprimono un rilevante potere monetario e militare a livello internazionale. Si tratta di ordinamenti caratterizzati da una coesione politica interna e da una visione di affermazione nazionale nettamente superiori a quella italiana che invece ha un panorama politico frammentato, litigioso e ben poco sovranista".
"Per fare bene e fare funzionare il presidenzialismo dunque serve una prospettiva veramente sovranista, serve quel senso quasi "religioso" di missione per la Nazione che nessun partito politico presente in Parlamento, neppure il partito della Presidente Meloni posseggono".
"Lo dimostra la politica economica ed estera di questo Governo plasticamente modellato sull'agenda Draghi e su posizioni prone ai diktat dell'Unione Europea e della Nato".
"È credibile allora la riforma in senso presidenziale proposta dalla Premier Meloni? Assolutamente no se non nella misura in cui serve a rafforzare posizioni di potere personale di certi personaggi".
"Gli italiani devono rendersi conto che per ottenere buone riforme costituzionali devono mettersi in testa di mandare in Parlamento la politica della sovranità nazionale e monetaria. Altrimenti con la attuale classe politica di centro destra e di centro sinistra continueremo a vedere solo slogan e passerelle elettorali"
