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"CASO VANNACCI: TESI DEL GENERALE SI RITROVANO IN LIBRI DI OLTRE 50 ANNI"

News inserita il 07-09-2023

“Ho avuto modo di dare una lettura al libro “Mondo Al Contrario” del Generale Vannacci, personaggio assurto alla ribalta del dibattito nazionale per il discusso libro. Vorrei però mettere in guardia certi lettori dal pericolo di cadere in facili sensazionalismi e nella sindrome dell’”uomo della prima ora”.

“Mi spiego meglio: gran parte delle tesi del Generale, condivisibili o meno che siano (e io ne condivido la maggior parte) le possiamo ritrovare in testi anche molto più autorevoli e sinceramente scritti meglio, già a partire dagli anni cinquanta del novecento. Il concetto stesso di Mondo al Contrario a mio parere ricalca abbastanza pedissequamente il “Mondo Moderno” di cui già nel lontano 1934 parlava Julius Evola nel suo “Rivolta contro il mondo moderno”.

“Sulle critiche al progressismo e all’evoluzionismo nel libro ho intravisto chiari echi di Rutilio Sermonti, altra grande figura di soldato-politico del novecento, autore di un testo ai più sconosciuto e intitolato “Stato Organico”, uscito nel 2003”. Vedo poi numerosi richiami a una certa letteratura sociologica francese anti-mondialista di cui possiamo richiamare quale esempio tra i più evidenti, ma pur sempre di nicchia, il libro di Guillaume Faye “Il Sistema per uccidere i Popoli” (1981), interessante e autorevole analisi del rapporto tra civiltà e civilizzazione. Le citazioni potrebbero continuare ancora ma mi fermo qui”.

“Dunque, a chi è utile questo libro? Sicuramente a chi, tra il grande e distratto pubblico, ha poca voglia e tempo di approfondire un pensiero in modo strutturato e si accontenta di frasi ad effetto a circuito auto-riferito. A chi non è utile questo libro? A chi fa politica, perché chi fa politica oggi deve lavorare sugli autori tradizionali e su proposte meglio strutturate”.

“Ma evidentemente il successo del libro del Generale sta proprio nell’essere destinato alle masse e nell’aver rielaborato, con il suo linguaggio diretto e chiaro, tesi anti-mondialiste ma ripeto non nuove”.

“Mi auguro solo che il Generale, una volta sgonfiata questa bolla mediatica sensazionalistica, quantomeno non accolga gli inviti della Lega (già ha detto no a Forza Nuova), ma si metta alla testa di un proprio movimento. Sarebbe infatti un controsenso scrivere certe tesi e poi accodarsi per ragioni elettorali al falso sovranismo verde-blu filo Nato”.

“Infine ai lettori di Mondo al Contrario suggerisco: leggete anche gli autori classici e se volete far sentire la vostra voce anti-sistema fate militanza con chi non da oggi, ma da decenni, ha già sposato quelle tesi”.

Alessandro Dolci

 

 

 

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