"Cogliamo l’occasione per rispondere con una breve nota (anche troppo visto il grottesco livello del dibattito in questione) ai professori e ai rappresentanti del liceo Galileo Galilei e del Bandini.
Chiunque tenga in custodia la totalità delle proprie facoltà cognitive e che non sia in malafede, si rende conto immediatamente che i fantasmi presenti nella nostra protesta di sabato sono evidentemente un richiamo all’assenza (e quindi alla morte) delle istituzioni preposte nei confronti di una problematica che dovrebbe riguardare direttamente coloro che se ne indignano.
Troviamo addirittura triste, dover sottolineare che la nostra protesta è, come esplicitato nel comunicato iniziale, volta esclusivamente a una nuova accensione del dibattito sulla tematica che al momento è morto (ah no scusate, non vorremmo con questi termini far spaventare i poveri rappresentanti timorati di Dio, diciamo allora appiattito).
Ci teniamo a chiudere con un abbraccione democratico verso chi, vittima del più bieco conformismo, ha fatto a gara a dissociarsi dalla nostra azione millantando l’esistenza di un dialogo in materia.
Ora, sappiamo che probabilmente non ci troviamo innanzi a Cicerone e che le vostre arti oratorie saranno quel che saranno, ma che in nove anni neanche siate riusciti a far buttar giù un progetto (per il quale sono stati stanziati, ricordiamo, centinaia di migliaia di euro) ci fa domandare: non è che avete bisogno del logopedista?
Per fortuna non tutti gli studenti sono come voi, sono molti i ragazzi che ci hanno contattati promettendo di fare le barricate pur di riavere la loro palestra. Noi saremo lì, sempre dalla parte degli studenti liberi."
