Non è stata una partita esaltante, si sono viste cose buone ma anche svarioni madornali, l’importante è che la Robur sia tornata alla vittoria dopo la brutta serata di Cremona che aveva lasciato molti strascichi. Ad arbitrare questo delicato ennesimo derby toscano ( che nella passata stagione aveva sonoramente bastonato i bianco-neri sia al Franchi che in terra pisana) è stato chiamato un arbitro molto giovane ed anche inesperto della Sezione Aia di Valdarno che, tutto sommato ha fatto il suo. Ha cercato di fischiare poco, di applicare qualche bel vantaggio, di richiamare prima di estrarre i cartellini: ha sbagliato qualche valutazione ma niente di particolarmente grave.
Dotato di un fisico mingherlino, ha corso molto, si è spostando bene sul campo, bello stile e buona personalità. Nella prima parte di gara ha dovuto estrarre due sole volte il cartellino giallo: al 4’ per Vassallo che ha dovuto fermare in modo molto scorretto un vivacissimo Masia che si stava catapultando verso l’area di Moschin, al 44’ è finito nel taccuino di Tursi anche Guerri che è entrato in modo sempre troppo deciso sullo stesso n° 10 ospite, cioè Moschin. Nella seconda parte ha proseguito con il suo metodo di fischiare poco (è una raccomandazione che ricevono dai dirigenti per far scorrere il gioco), di applicare quando si poteva qualche bel vantaggio, magari ritardando un po’ il fischio che non sempre è stato gradito da giocatori e pubblico. All’11’ ha dovuto richiamare in modo tempestivo e con forza Falivena e Castiglia che si stavano cercando in modo polemico, una stretta di mano e cartellini evitati per un pelo. Al 37’ non è sfuggito all’ammonizione Caciagli che ha cercato di “rubare” il pallone a Moschin ma in modo falloso. Per concludere una direzione di gara nella norma, uno dei tanti giovanissimi a disposizione del designatore Giannoccaro che stanno maturando strada facendo, forse con qualche erroruccio di troppo. L’assistenza di Nuzzi è stata attenta, quella di Cecchi macchiata da un netto fg non segnalato.
Claudio Agnelli
