UNIVERSITÀ DI SIENA, GLI STUDENTI INTERNAZIONALI DI BIOLOGIA A LARDERELLO

Inserita il 15-01-2020 - Attualità

La geotermia industriale e il mondo accademico sono da sempre legati in un dialogo fatto di ricerca, innovazione e confronto costante: per questo motivo, gli studenti internazionali di “Biodiversity and Environmental Health” nell’ambito del corso di laurea magistrale in Biologia dell’Università degli Studi di Siena hanno visitato Larderello, dedicando un’intera giornata all’approfondimento della risorsa geotermica proprio nel luogo in cui la geotermia è nata e si è sviluppata nel segno dell’innovazione continua e della sostenibilità ambientale.

Ad accogliere il gruppo – composto da 9 studenti provenienti da Kenya, Iran, India, Russia ed Italia, accompagnati dai professori Stefano Loppi e Fabrizio Monaci  – è stato Alessandro Lenzi di Enel Green Power che ha guidato gli ospiti lungo le vie dell’area geotermica cosiddetta tradizionale, tra il fascino della storia di questa energia proveniente dal cuore della terra e l’attualità dell’eccellenza tecnologica dei moderni impianti di produzione: dopo la tappa al Museo della Geotermia, infatti, la comitiva ha visitato il pozzo dimostrativo e la centrale di Valle Secolo, che con i suoi 120 MW (due gruppi da 60 MW) di potenza installata costituisce uno degli impianti geotermici più importanti d’Europa.

Proprio in virtù dell’apertura internazionale del corso di laurea, hanno partecipato alla visita anche la professoressa russa Marina Frontasyeva e il professore tedesco Stefan Fraenzle. Il curriculum “Biodiversity and Environmental Health”, infatti, è insegnato in lingua inglese, per favorire la partecipazione di studenti da ogni parte del mondo e formare una nuova generazione di esperti di biodiversità con una visione generale dello stato di salute dell’ambiente e degli ecosistemi, incluso l’uomo. Tra i principali temi trattati ci sono la conservazione della biodiversità, la gestione delle risorse naturali, la valutazione della qualità ambientale, lo sviluppo sostenibile, ma anche la messa a punto di farmaci di origine naturale, il controllo, la tracciabilità e la sicurezza delle risorse alimentari.

“La geotermia, anche per la vicinanza agli impianti e l’importanza che riveste per la Toscana – ha detto il prof. Stefano Loppi – rappresenta da molti anni un interesse particolare per la ricerca svolta dall’Ateneo senese, che abbraccia una serie di tematiche interconnesse: sviluppo sostenibile, impatto ambientale, conservazione delle risorse naturali, usi e applicazioni, ma anche manifestazioni naturali e cicli biogeochimici. Per questi motivi, agli studenti dei corsi “Biodiversity and Environmental Quality” e “Ecotoxicology and Environmental Protection” viene offerta la possibilità di visitare gli impianti geotermici e le aree con manifestazioni naturali grazie alla disponibilità di Enel Green Power. L’escursione è stata molto apprezzata dagli studenti che hanno potuto vedere sul posto tutte le applicazioni della risorsa”.

A Larderello e in Toscana Enel Green Power gestisce il più antico e complesso geotermico del mondo, che conta 34 centrali geotermoelettriche, dislocate tra le province di Pisa, Siena e Grosseto. Gli oltre 6 miliardi di KWh prodotti in Toscana, oltre a soddisfare più del 30% del fabbisogno energetico regionale, forniscono calore utile a riscaldare più di 10 mila utenti residenziali, circa 30 ettari di serre e numerose aziende della filiera agroalimentare, floricola, artigianale e della pelletteria.

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