SEQUESTRATI MIGLIAIA DI SOUVENIR CONTRAFFATTI COL MARCHIO “CHIANTI CLASSICO”

Inserita il 12-01-2017 - Cronaca

Conclusa nei giorni scorsi un'indagine della Guarda di Finanza di Siena iniziata nello scorso mese di Maggio.

Continua a dare frutti l'attività della Guardia di Finanza senese nel settore dellacontraffazione di marchi registrati. Nei giorni scorsi si è conclusa un'indagine, iniziata nelloscorso mese di Maggio, che ha permesso di individuare e interrompere una catenadistributiva di articoli contraffatti raffiguranti lo storico simbolo del Gallo Nero utilizzatocome marchio del noto vino denominato Chianti Classico, i cui diritti sono detenutidall’omonimo Consorzio.L’operazione partita da un esercizio commerciale presente nel centro storico di SanGimignano, che appunto vendeva souvenir a turisti raffiguranti il marchio del ChiantiClassico, proseguiva prima a Siena, dove aveva sede il grossista e successivamente aRoma e Firenze laddove invece erano ubicati, rispettivamente un produttore e undistributore di tali articoli.Le attività, avviate e condotte dai militari della Tenenza di Poggibonsi e coordinate dallaProcura della Repubblica di Siena - Sost. Proc. Dott. Aldo Natalini, hanno permesso dirinvenire e sequestrare complessivamente circa 6.000 articoli, tra cui magliette, grembiulida cucina e magneti di vario tipo, la cui contraffazione è stata successivamente ancheconfermata dallo stesso Consorzio del Chianti Classico.Conseguentemente, sono stati complessivamente denunciati all’Autorità Giudiziariacompetente per commercio di merce contraffatta, art.474 del codice penale, tre personeche rischiano la reclusione da uno a quattro anni e la multa da 3.500 a 35.000 euro, oltrealla confisca del materiale già sequestrato.La contraffazione ed il commercio di prodotti non genuini danneggiano il mercato,sottraendo opportunità e lavoro alle imprese che rispettano le regole, quest’ultimefondamentali, in campo economico, per attrarre gli investimenti e rilanciare lo sviluppo e lacrescita; questo è il fine ultimo per il quale le Fiamme Gialle operano a contrasto di talefenomeno e che nell’occasione ha consentito di riscostruire ed eliminare un’intera filieracommerciale dell’illecito che facendo affidamento sulla diffusione internazionale del“marchio” “Chianti”, sia come identificativo di una pregiata qualità di vino sia comerinomato ambito geografico, aveva individuato quale target privilegiato della frode inumerosi turisti in visita nelle province toscane.

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