LA SEDE DEL MONTE DEI PASCHI? CLARICH METTE IN DUBBIO LA PERMANENZA A SIENA

Inserita il 28-01-2016 - Attualità

Il presidente della Fondazione: "Forse non è più obiettivo realistico".

Il tabù è stato abbattuto. Per la prima volta il presidente della Fondazione Monte dei Paschi, un tempo padrona del Monte, oggi dopo gli scempi e gli scandali in possesso di appena l'1,5%, ipotizza che mantenere la sede della banca a Siena possa non essere più un obiettivo realistico. Anche al di là di quanto scritto nello statuto della Fondazione, che attende per la fine di gennaio o i primi giorni di febbraio, il via libera del Mef al nuovo Statuto dove c'è ancora scritto che l'Ente deve lavorare per mantenere i vertici e la direzione della banca a Siena. "E' una cosa che ha voluto la Deputazione generale", ha spiegato il presidente Clarich a margine dell'audizione a Firenze in Commissione Mps del Consiglio Regionale: "C'è da chiedersi e se lo è chiesto dibattendo la Deputazione generale - ha proseguito - se sia sempre un obiettivo realistico questo della sede a Siena, o se andava magari attenuato. Comunque non è stato toccato". E non è ovviamente solo una questione di rispetto di legami secolari, di tradizione, di identità stessa della città. Un addio alla sede potrebbe avere effetti devastanti sull'occupazione. Ma Clarich è andato oltre: si è addentrato anche nelle dinamiche di relazione della banca con il territorio senese. Dopo l'incontro della Deputazione amministratrice della Fondazione Mps con il presidente e l'ad della banca, Massimo Tononi e Fabrizio Viola, Clarich ha chiesto ai vertici di Mps, 'attenzione al territorio', "nei limiti di quanto possono fare". Clarich ha però aggiunto che anche l'ad Fabrizio Viola ha sottolineato che la disaffezione "è biunivoca: anche la banca si aspetterebbe più appoggio e attaccamento da parte del territorio". Il presidente Clarich ha ribadito che non sono stati forniti dati, "ma immagino che la quota di mercato di Mps in Siena e in Toscana si sia ridotta". Se Clarich mette le mani avanti sul tabù della sede del Monte a Siena che potrebbe essere abbattuto, se Viola si lamenta degli apporti del territorio senese alla banca, vuol dire che il mondo si è proprio rovesciato. Anche il piccolo mondo senese devastato dai suoi potenti. Ma forse solo i senesi non se ne sono accorti. O preferiscono far finta.

Fonte: www.toscanatv.it

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