BUS DEI DIPENDENTI OSPEDALIERI, UN VERO REBUS

Da gennaio l’ospedale senese, al fine di adeguarsi all’orario di lavoro imposto a livello nazionale (che prevede 11 ore di stacco tra un turno e l’altro), ha posto nuovi orari di lavoro ai propri dipendenti Oss (operatori socio sanitari) e agli infermieri. E fino a qui non ci sarebbero problemi, c’è soltanto una questione che realmente preoccupa i lavoratori: ci sarà anche un adeguamento delle linee infermieristiche? O meglio, la Tiemme SpA sarà intenzionata a servire in maniera adeguata le zone di Montalcino, Torrenieri, Buonconvento, Sinalunga e Poggibonsi? Da tempo tutta l’opinione pubblica, e con essa le aziende di trasporto, sono particolarmente sensibili al tema dell’inquinamento e quindi invitano le persone a usufruire dei mezzi di trasporto pubblici al fine di diminuire il grado di emissioni di sostanze tossiche. Premesso che questo è un grandissimo punto di partenza con il quale non possiamo che congratularci con la Tiemme SpA e con tutte le aziende che propongono servizi pubblici ai cittadini, vorremmo però sottolineare, e con forza, che le medesime persone che usufruiscono del loro diritto a lavorare hanno altresì il dovere morale ed anche il piacere di vivere la propria famiglia in maniera serena; in poche parole  hanno il diritto/dovere di essere presenti tra le mura domestiche. Proprio per questo motivo sarebbe veramente un demerito da parte della Tiemme se non fosse in grado di proporre un piano di copertura dei mezzi pubblici pienamente compatibile con le esigenze familiari dei pendolari a seguito dell’adeguamento degli orari lavorativi che l’Azienda Ospedaliera Senese ha dovuto adottare.

Chiara Lenzini