Inserita il 29-05-2020 - Attualità
La Giornata Mondiale senza Tabacco è stata indetta per la prima volta nel 1988 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Quest’anno la campagna mondiale è incentrata sui giovani.Da sempre la Asl Sud Est celebra questa giornata attraverso numerose iniziative che coinvolgono i dodici centri antifumo presenti nel proprio territorio (5 in provincia di Arezzo, 5 in provincia di Siena e 3 in quella di Grosseto), anche in periodo di pandemia Covid-19 questo impegno non è venuto meno.Secondo i dati forniti dall’OMS, nel mondo il tabacco è responsabile di un numero di vittime maggiore di quelle provocate da alcol, droghe, Aids, incidenti stradali, omicidi e suicidi messi insieme. Si calcola che ogni anno in tutto il mondo il fumo uccida 7 milioni di persone. In Italia che le morte attribuibili al fumo vadano tra 70 e 83 mila ogni anno. Un quarto delle vittime da fumo ha un’età compresa tra 35 e 65 anni. Secondo i dati ISTAT del 2017 i fumatori in Italia sono 10,4 milioni, quasi il 20% della popolazione oltre i 14 anni, mentre sono circa 12 milioni (il 22%) le persone che possono fregiarsi del titolo di ex fumatore. Un dato positivo in Italia è quello della discesa dei tabagisti, passati da 12,5 milioni nel 2005 a 11,6 milioni nel 2019.Secondo quando evidenziato da uno studio dell’OMS, e riconfermato dall’ISS, i fumatori sono probabilmente più vulnerabili al COVID-19 in quanto l’atto del fumo fa si che le dita (ed eventualmente le sigarette contaminate) vengano a contatto con le labbra, aumentando la possibilità di trasmissione del virus SARS-Cov-2 dalla mano alla bocca. Inoltre, dati preliminari suggeriscono la probabilità che l’abitudine al fumo possa essere associata a una maggiore gravità del quadro clinico della malattia. Sempre secondo un recente studio seguito dall’ISS, i dati relativi al Covid-19 evidenziano un rischio di malattia più severa tra i fumatori. Un terzo in più dei fumatori positivi al Covid-19 presentava all’atto del ricovero una situazione clinica più grave dei non fumatori, e per loro il rischio di aver bisogno di terapia intensiva e ventilazione meccanica è più che doppio. Questi studi ipotizzano anche che la condizione di fumatore spieghi la differenza di genere nel tasso di letalità riscontata che sarebbe del 4,7% negli uomini contro il 2,8% nelle donne. Purtroppo i tentativi di smettere di fumare sono negli ultimi anni in diminuzione ma la ricerca scientifica ha confermato che quando si smette di fumare si ottengono molti benefici sia a breve che a lungo termine. Dopo poche settimane migliorano gli scambi gassosi respiratori della circolazione, migliorano la tosse e i problemi respiratori.Smettere di fumare è possibile, in tutta l’area della Usl Sud Est abbiamo i Centri Antifumo, dove operano specialisti in grado di aiutare i fumatori nel percorso della cessazione dal consumo dei prodotti del tabacco anche attraverso interventi personalizzati. Centri Antifumo dei Servizi Dipendenza USL Toscana Sud EstAREZZOArezzo - Via Fonte Veneziana Bibbiena c/o Ospedale di Bibbiena – Viale Turati n.55 Montevarchi. Via Podgora n.1/7 Sansepolcro Via Santi di Tito n.24 Castiglion Fiorentino c/o Casa della Salute – Via Madonna del Rivaio n.87
GROSSETOOrbetello c/o Distretto Colline d’Albegna Via Donatori del Sangue n.7 Grosseto Via Don Minzoni n.7/9 Grosseto c/o P.O. Misericordia – Fisipoatologia Respiratoria Viale Senese n.169
SIENAAbbadia San Salvatore Via S. Giovanni n.60 Siena Via Pian D’Ovile n.11 Colle Val d’Elsa Centro Antitabagico Integrato (Caint) Via della Porta Vecchia n.21 Poggibonsi c/o Ospedale Campostaggia Siena c/o AOU Senese – Pneumologia -Viale Bracci