FORZA NUOVA SIENA: "STOP CAPORALATO, LAVORO NERO E ACCOGLIENZA BUSINESS"

Inserita il 11-10-2019 - Attualità

“A seguito dei controlli effettuati negli ultimi mesi dalla GDF senese e dai Carabinieri su decine di aziende agricole della nostra Provincia (come nel caso di Murlo), emerge un quadro sempre più inquietante: lavoro in nero e ancora fenomeni di caporalato, ossia di intermediazione illegale nella ricerca di manodopera irregolare da impiegare nei lavori agricoli, in condizioni di schiavitù. Forza Nuova Siena – dichiara il segretario Alessandro Dolci - è quindi tornata all’attacco contro l’odioso fenomeno con uno striscione di denuncia come quello già esposto nel 2017 assieme a Lega della Terra, allorché scoppiò lo scandalo caporalato nel Chianti”.

“E’ paradossale - prosegue Dolci - che Sindacati, cooperative e sinistre da una parte pontifichino contro il caporalato attivando numeri verdi e facendo opera di auto-compiacimento, mentre dall'altra difendono le politiche pro-immigrazione: nascondendosi dietro al buonismo stucchevole essi si rendono in realtà complici di un sistema turbo-capitalista che altri scopi non ha se non eliminare i costi del lavoro ricorrendo ad una pratica schiavista e disincentivare il sano ritorno al lavoro agricolo da parte dei nostri giovani”.

“Intanto continua ad essere incentivata da parte di questo Governo giallo-rosso l’immigrazione di giovani stranieri che sopperiscono all’abbandono delle campagne indotto dai falsi miti radical-chic nemici della terra e dall’assenza di una vera politica di rilancio del comparto agricolo. Ancora una volta, dove l’uomo diventa merce di scambio e dove c’è un Governo suddito della UE e del rullo compressore mondialista, il mercato del lavoro italiano diviene lo strumento del profitto di sodalizi criminali senza scrupoli”.

"Per questo FN - conclude Dolci -  da sempre propone per il rilancio del lavoro e del comparto agricolo:

- L'educazione dei giovani ad un graduale ritorno alla terra attraverso il potenziamento degli Istituti Agrari e la creazione di seri e stabili percorsi di inserimento lavorativo nelle aziende agricole;

-L'applicazione di pesanti dazi alle aziende che non utilizzino almeno il 90% di manodopera italiana e l'inasprimento delle sanzioni penali e amministrative contro il fenomeno dello sfruttamento della manodopera clandestina/irregolare;-La confisca delle terre in mano ai sodalizi criminali con la creazione di cooperative di lavoro nell'ottica di realizzare veri e propri borghi rurali;

- La riorganizzazione del settore agricolo in senso corporativo, con il rafforzamento dell'unità del mondo agricolo, lo scioglimento di enti parassitari e improduttivi e l'introduzione della preferenza nazionale nell'assunzione della manodopera;

- La creazione di accordi di filiera e di collaborazione, tra aziende del comparto agricolo e strutture commerciali, a maggior tutela dei propri interessi e di quello nazionale".

FN Siena

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