Le dfficoltà oggettive per la gestione dello stabilimento di Siena sono preoccupanti
Prospettive di produzione sempre più incerte, per lo stabilimento Whirlpool di Siena e purtroppo anche gli altri stabilimenti whirlpool italiani dislocati nelle Marche e nell’area di Varese, vivono gli stessi probemi.
Non è un momento favorevole per il settore degli elettrodomestici, a fronte della crisi della domanda, che dopo la breve ripresa di aprile, si e’ di nuovo inchiodata interessando anche la Cina dove le vendite per la prima volta sono calate del 3,5 %.
Cosa succederà alle 9 fabbriche Whirlpool, in una situazione di molta cassa integrazione, fermate prolungate delle attività produttive e una tensione sociale crescente questa è la domanda che ci poniamo e ci pongono i lavoratori dopo la cessione di Whirlpool, alla turca Arcelik, delle sue attività produttive turche e la parte Whirlpool russa, la stessa sarà sottoposta all’approvazione della commissione europea che deve verificare, come prevede l’antitrust, la cessione del 75% della parte Whirlpool Emea, per la costituzione di Beko Europe.
In questo scenario, le dfficoltà oggettive per la gestione dello stabilimento di Siena sono preoccupanti.
Per questi motivi, per domani pomeriggio giovedì 8 giugno, è in programma un importante incontro, presso la direzione aziendale dello stabilimento di Siena tra i vertici Whirlpool, la rsu e i segretari territoriali di fim, fiom e uilm.
"Temi da affrontare sono svariati, con l’obiettivo da parte nostra, dice Massimo Martini (Uilm), di garantire al massimo uno stipendio adeguato ai lavoratori riducendo al minimo la cassa integrazione che deve anche prevedre una rotazione strutturale".
Per le prossime settimane sono previsti ulteriori giorni di cassa integrazione, così come a luglio agosto e settembre.
Se in un primo momento l’autunno poteva essere il periodo prefissato dell’ entrata in campo della nuova societa’ sembra certa una proroga che ci porta a fine anno 2023.
Sindacato Uilm di Siena
