"Stiamo organizzando iniziative di protesta in tutti gli stabilimenti Beko in Italia"
Massimo Martini (Uilm) fa il punto sulla situazione Beko dopo l’incontro di ieri al Ministero per le Imprese e il Made in Italy con il ministro Urso. “Abbiamo appena concluso il coordinamento nazionale, ma ciò che emerge è una situazione estremamente delicata. Beko ha delineato alcuni assetti produttivi per i prossimi anni, senza però presentare un piano industriale concreto. Sono state invece segnalate criticità nel settore del freddo, con ripercussioni dirette sullo stabilimento di Siena, specializzato nella produzione di congelatori orizzontali.”
Martini sottolinea l’allarme per il sito senese: “Siena non è più considerato un sito competitivo e potrebbe essere tra i siti destinati alla chiusura. Noi rifiutiamo categoricamente questa ipotesi e lavoreremo per trovare soluzioni alternative, anche nel comparto del freddo, affinché i 300 lavoratori coinvolti non perdano il posto.”
L’incontro di ieri ha lasciato diverse questioni aperte. “Il 20 novembre torneremo al Ministero, con l’obiettivo di entrare nel dettaglio del piano industriale,” prosegue Martini. “È stata prospettata l’applicazione della Golden Power, uno strumento che potrebbe limitare i danni per i lavoratori italiani, ma attendiamo chiarimenti sulla reale portata di questo intervento.”
Nel frattempo, i sindacati non restano a guardare. “Stiamo organizzando iniziative di protesta in tutti gli stabilimenti Beko in Italia. Questa mattina sono già partite manifestazioni spontanee a Cassinetta di Biandronno, un altro sito a rischio. Per quanto riguarda Siena, lunedì mattina alle 6 ci sarà un’assemblea fuori dai cancelli per i lavoratori e uno sciopero. Questo sarà solo il primo passo: continueremo a mobilitarci per impedire che questa multinazionale turca porti avanti il suo piano di chiusura delle attività in Italia,” conclude Martini. (video)