VERSO MENS SANA-VIRTUS. BINELLA: “FONDAMENTALE IL CONTROLLO DEL RITMO”

News inserita il 10-03-2023 - Mens sana Basket

Il coach biancoverde è alle prese con infortuni e squalifiche, ma guarda al finale di stagione: “I playoff sono un obiettivo”

Mens Sana al lavoro per curare gli ultimi dettagli prima della stracittadina contro la Virtus. Parte senza i favori del pronostico la Named, che in classifica è “doppiata” (16 punti contro 32) dai rivali di via Vivaldi e che si approccia alla palla a due di domenica pomeriggio (ore 18 al PalaEstra) con un’infermeria sempre in piena attività, oltre che con la certezza di non poter schierare il suo giocatore più esperto, Duccio Benincasa, fermo ai box per squalifica. Il punto della situazione in casa biancoverde, sull’attualità ma non solo su quella, è di pertinenza di coach Pierfrancesco Binella.


Il calendario indica meno due (giorni) all’ennesima sfida tutta senese. A proposito, chi lo giocherà questo derby contro la Virtus?
“Stiamo un po’ meglio rispetto alle ultime settimane, anche se ogni giorno abbiamo a che fare con qualche imprevisto (l’ultimo riguarda Dorin Buca, che mercoledì ha subito una distorsione al ginocchio in allenamento ed è in dubbio per domenica, ndr). Pannini ed Empilo potrebbero tornare a disposizione anche se non sono ovviamente al massimo della condizione, Lazzeri invece non ha ancora recuperato dal problema alla schiena”.
Cosa è cambiato nel modo di giocare della Mens Sana con il rientro di Tognazzi?
“Vittorio è un giocatore di grande irruenza offensiva, che produce quella quantità che prima, oggettivamente, non avevamo. Il suo è un rientro importante, che aspettavamo e che ci fa comodo, anche se in determinate circostanze siamo più soutizzabili perché perdiamo quell’equilibrio nei possessi impostato e costruito nella prima parte di stagione, sapendo di non poter ancora contare su di lui. Dobbiamo essere bravi, tutti quanti, a fare uno sforzo per andare verso una direzione comune, lo stiamo facendo”.
Al netto di situazioni paradossali ormai tipiche del basket italiano, vedi alla voce cambiamenti di regole a stagione in corso, quante chances ha la Named di acciuffare un posto nei playoff di C Gold?
“Se escludiamo questa partita contro la Virtus, nella quale i valori sono oggettivamente differenti, contro Altopascio ce la giochiamo e, tutto sommato, anche con Lucca possiamo pensare di competere, nonostante sia una squadra con quattro giocatori di B come Tempestini, Burgalassi, Barsanti e Del Debbio e una collocazione iniziale di classifica abbastanza bugiarda rispetto alle sue reali potenzialità. L’obiettivo di giocarsi l’accesso ai playoff è ben presente in tutti noi, anche il solo fatto di competere per un traguardo del genere è uno stimolo importante viste le aspettative di inizio stagione”.
Come affronterete la Virtus?
“Cercando di annullare il gap tecnico e di talento esistente, siamo consolidati su questo piano partita da inizio stagione contro praticamente tutte le avversarie e ritengo che, almeno in partenza, le idee sul da farsi siano chiare. La Virtus ha qualità individuali importanti, ci sono giocatori che possono spaccare in due la partita quando si accendono, noi dovremo tentare di controllare il ritmo, sarà fondamentale provare a non farli correre”.
Filippo Franceschini, coach virtussino, ha qualche opzione in più rispetto alla partita di andata…
“È un roster, quello della Virtus di adesso, con tanti giocatori atipici. C’è grande fisicità, ma c’è anche l’attitudine ad aprire il campo e tirare da tre punti: penso proprio a Paunovic e Dal Maso, arrivati a stagione in corso, entrambi dotati di taglia fisica importante e però in grado di agire tranquillamente pure sul perimetro. Poi hanno aggiunto Lafitte, che quando esce dalla panchina dà un cambio di ritmo importante avendo eccellenti doti di velocità, tutto questo senza peraltro aver snaturato le caratteristiche di Bartoletti che garantisce sempre una qualità costante” .
Narrano le cronache di un Franceschini allenato, alcuni anni or sono, da Binella. Conferma?
“Me lo ricordo con i capelli, pensare che all’epoca ne avevo qualcuno pure io. A parte le battute, era bravo tecnicamente, in attacco aveva buone mani, magari era meno predisposto agli scivolamenti difensivi ma sul piano fisico aveva le caratteristiche per ritagliarsi i suoi spazi in un settore giovanile Mens Sana che non era ancora quello del lusso e dello sfarzo ed al quale lui era fortemente legato per questioni di sangue: Pippo dava minuti di impatto a quella squadra, nella quale il sottoscritto era però solo un giovane assistente, di un altrettanto giovane ma già rampante Simone Pianigiani”.
Tornando all’attualità, anzi proiettandosi avanti di qualche mese, a che punto sono le valutazioni sull’adattabilità del roster biancoverde a questo livello di basket?
“Il campo sta dicendo che rispetto alle idee che avevamo in estate i ragazzi si sono superati, qualcuno di loro è stato addirittura una sorpresa se si considera il fatto di essere al debutto assoluto in categoria. Non possiamo dire assolutamente nulla rispetto alla loro grande volontà, emersa partita dopo partita, né ai progressi fatti, certo qualche limite tecnico questa squadra ha confermato di averlo e la valutazione dipenderà molto da quelle che saranno le regole, oltre che dallo scalino che ci troveremo ad affrontare: per una C Gold di alto livello si possono fare determinati ragionamenti, che partono dall’adattabilità mostrata in questi mesi, per una B Interregionale servono integrazioni. Al momento, però, tutto è abbastanza prematuro”.
Nelle ultime settimane ha speso più volte parole di ringraziamento nei confronti del pubblico che vi segue…
“Noi dal pubblico abbiamo sempre avuto supporto, basti pensare alla ripartenza dalla promozione, ai numeri e al sostegno che avevamo in una situazione di deserto assoluto, con tante persone che in quel momento ci hanno seguito a prescindere, forse più per fede che per aver effettivamente toccato con mano ciò che volevamo fare, e che però nel tempo si sono affezionate al nostro percorso. Siamo sproporzionati rispetto a queste categorie, capita di faticare a gestire alcuni eventi, come del resto anche tutto ciò che ci circonda fa fatica a gestirci, penso agli arbitraggi, al contesto in cui si gioca, al nostro palasport che è atipico per il livello di basket, e forse nell’ultimo periodo c’era stato qualche piccolo distacco per apparenti diversità di vedute: adesso è evidente la ritrovata congiunzione e ne sono molto felice perché il tifo è parte integrante del nostro progetto. L’obiettivo della Mens Sana è salire sempre un gradino in più, per farlo ovviamente devono esserci le giuste condizioni di budget, di struttura, di organizzazione”.
Un gradino, intanto, lo ha salito la Basketball Academy qualificandosi all’interzona Under 17 Eccellenza. Spendiamo due parole sulla squadra allenata da Discepoli?
“Ho fatto i complimenti ai ragazzi, a Nicola e ai suoi assistenti perché è il primo vero risultato di campo che la società ottiene da quando è ripartita. Un risultato molto importante che ci permette di tornare ad essere visibili sulla mappa geografica del basket giovanile nazionale e può essere di stimolo a tante idee, ad esempio riavviare un minimo di reclutamento giovanile: è chiaro che una società che fa risultati è d’aiuto nei confronti di chi la sceglie per fare un’esperienza di basket, più o meno lontana da casa”.
Matteo Tasso

Foto Mens Sana Basketball Academy

 

 

 

 

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