VALENTINI: "MAI PIÙ UN GIORNO FUNESTO E GROTTESCO COME IL 2 LUGLIO 2022!"

News inserita il 03-07-2022 - Palio

L'ex sindaco attacca: "De Mossi arrogante, basta con il giochino dello scaricabarile"

Ha vinto il Drago. Viva il Drago ed il suo fantino. Perché vincere il Palio non è mai facile.

Perché Siena anelava di tornare a correre e vivere il Palio. Ma bisogna riflettere bene su tante, troppe cose che non sono andate bene e che abbiamo tutti insieme la possibilità di aggiustare, già da agosto. A cominciare dalla mossa, che con soli sei barberi doveva garantire una partenza meno squilibrata. Nonchè dalla scelta di soggetti più esperti ed affidabili, privilegiando la sicurezza della Festa rispetto alle strategie delle singole Contrade. Ma mi voglio soffermare su alcune affermazioni di De Mossi nella conferenza stampa di ieri alle 12. A parte l'incomprensibile insistenza sul termine "equidi" (una "famiglia di mammiferi perissodattili", che comprende cavalli, asini e zebre...), Il sindaco ha calcato la mano sulla "libertà ritrovata" dal 2018. Ovvero su un presunto regime che negli anni precedenti al suo insediamento avrebbe tolto la parola ai senesi ed impedito alla stampa la facoltà di scrivere liberamente. Per la precisione ha fatto riferimento al diritto di criticare la scelta del mossiere Bircolotti, dicendo che finalmente i giornalisti "possono scrivere quello che vogliono" ed ha invitato i senesi a pronunciarsi su come è andato il Palio del 2 luglio perché il "Palio è una festa di libertà", "le Contrade possono dissentire" e "questa libertà di parola e di esprimersi non c'è sempre stata". Dichiarazioni doppiamente offensive, verso i giornalisti (per la maggior parte gli stessi di cinque anni prima) e verso i cittadini, trattati come pedine passive ed imbavagliate, finalmente liberate dal giogo della schiavitù ideologica del passato. Naturalmente De Mossi non si riferiva solo al Palio bensì a tutta la vita cittadina, raccontando la favola della censura sulla stampa e del consenso estorto, superati con la vittoria elettorale del centrodestra nel 2018. Una montatura propagandistica che serve solo per giustificare un governo cittadino deludente. Avete cominciato consentendo a Matteo Salvini di fare la conferenza stampa dentro Palazzo Pubblico un'ora prima del Palio, poi avete voluto inserire il Palio nell'elenco delle Rievocazioni storiche della Toscana. Oggi avete utilizzato la Conferenza Stampa sul Palio, dove la priorità era rispondere alla sofferenza di una Contrada esclusa dalla carriera (stamani fronteggiata in bretelle con atteggiamento beffardo), per contrabbandare Siena come una città soffocata dalla dittatura che voi avreste liberato come i cavalieri alle Crociate. Siete falsi.

Nel dopo Palio l'ultima cosa che deve fare un Sindaco è dare la colpa agli altri. Alle Contrade, ai proprietari dei cavalli, al mossiere, al destino cinico e baro. Ci sono molte responsabilità, ma la principale è sempre quella del Sindaco. Nel bene e nel male. Si può perdonare tutto ma non l'arroganza ed il puerile giochetto dello scaricabarile. Organizzare il Palio non è mai semplice, ma dopo tre anni di buio Siena si meritava ben altro ritorno alla sua Festa. Il Sindaco ed il Comune devono prendersi le proprie responsabilità, chiedere scusa ed andare avanti imparando dagli errori. È stata una brutta figura davanti a tutti quelli che hanno guardato il Palio? In realtà non è importante perché il Palio non si corre per chi lo osserva da fuori, ma per il nostro orgoglio e la nostra gloria. Però mai più un giorno funesto e grottesco come il Palio del 2 luglio 2022! Pur sempre riconoscendo il merito di chi ha lottato e vinto.

Bruno Valentini 

 

 

 

 

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