È successo ad un lavoratore della Lidl di Sinalunga. Filcams Cgil Siena: "Comportamento sconcertante"
Un grave episodio di tensione lavorativa ha scosso il punto vendita Lidl di Sinalunga, in provincia di Siena. Un dipendente è stato aggredito verbalmente dalla direttrice del supermercato per aver partecipato a un'assemblea sindacale. L'incidente, denunciato dalla FILCAMS CGIL di Siena, ha portato il lavoratore a un malore, aggravato dal rifiuto della direttrice di permettere l'accesso ai soccorsi. Il sindacato ha evidenziato un preesistente clima di disagio dovuto al comportamento vessatorio della dirigente e a un'organizzazione del lavoro inadeguata. In risposta, la FILCAMS CGIL ha dichiarato lo stato di agitazione, richiedendo l'intervento della Direzione Lidl e minacciando azioni sindacali per tutelare i diritti e la sicurezza dei lavoratori.
Il comunicato di FILCAMS CGIL di Siena: “Non possiamo accettare un comportamento come quello che, purtroppo, ci è stato riferito da un lavoratore del punto vendita Lidl di Sinalunga, - denuncia la FILCAMS CGIL di Siena - il caso che si è verificato è riconducibile alla partecipazione da parte del dipendente ad un’assemblea sindacale tenutasi il giorno precedente il fatto. La Direttrice non ha gradito che il lavoratore abbia preso parte all’assemblea e lo ha aggredito verbalmente causandogli un malore; ancor più sconcertante, a quanto c’è stato riferito, è il comportamento tenuto dalla Direttrice all’arrivo dell’ambulanza, ossia, si è rifiutata di aprire le porte del supermercato (ancora chiuso al pubblico) ai sanitari nonostante le ripetute sollecitazioni che le faceva il dipendente colto da malore!”.
“I dipendenti della Lidl avevano già fatto notare alla Direzione il comportamento vessatorio e arrogante della Direttrice che causava stress e disagio al gruppo di lavoro - prosegue il sindacato- denunciando un’organizzazione del lavoro inadeguata”.
La FILCAMS CGIL di Siena ha dichiarato lo stato di agitazione e chiesto alla Direzione Lidl di intervenire.
“Già a partire dalla prossima settimana - conclude l’organizzazione - saranno decise azioni sindacali atte a tutelare la salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori all’interno del luogo di lavoro e a ripristinare una corretta relazione tra chi dirige il punto vendita e i lavoratori. Se la situazione non cambierà il personale incrocerà le braccia, non può esserci lavoro senza diritti!”.