UNA FINESTRA SU SIENA: QUELL’ESORCISMO NELLA CHIESA DI SAN PIETRO ALLE SCALE

News inserita il 21-11-2017 - Ok Siena - Rubrica Una finestra su Siena

Accadde il 21 novembre del 1995, durante una veglia di preghiera in riparazione di un furto sacrilego di ostie consacrate avvenuto pochi giorni prima.

esorcismo

Il 21 novembre del 1995 un fatto inquietante scosse la quotidianità senese e tenne banco per diversi giorni tra gli argomenti più gettonati nelle conversazioni.

Era una sera fredda, come lo sono spesso le giornate in quel periodo dell’anno. Nella chiesa di San Pietro alle Scale,  in pieno centro, a pochi passi dal Duomo, su invito del parroco Don Gaetano Rutilo si era raccolta la comunità parrocchiale per una veglia di preghiera in riparazione di un furto sacrilego di ostie consacrate avvenuto pochi giorni prima.

La celebrazione stava procedendo come da copione, fra preghiere, canti liturgici e un'atmosfera raccolta e profondamente religiosa, quando l'attenzione dei presenti fu attirata da una donna che, seduta su una delle panche centrali, cominciò a sentirsi male e a manifestare un certo, diciamo così, “nervosismo”, quasi fosse in preda a qualche problema psichico. Più passavano i minuti e più il suo malessere si faceva sempre più marcato ed evidente, fino a giungere a lamenti, urla e frasi pronunciate a voce sempre più alta, e, cosa ancor più impressionante, con un timbro vocale che di umano aveva davvero ben poco.

Bastò questo a far sospettare immediatamente al parroco che la donna soffrisse di un qualcosa che andava ben oltre ad un turbamento psichico umanamente spiegabile; e fu così che prontamente si “lanciò” verso di lei, “armato” di acqua santa e preghiere.

“Parla, sei tu che hai trafugato le ostie consacrate? – incalzò il sacerdote - dove le hai portate?”.

Ma la signora (o quell'entità che parlava attraverso il suo corpo), evitò di rispondere alla domanda controbattendo con insulti, impropri e minacce. “Morirai presto!”, disse infatti rivolgendosi a don Rutilo, che, dal canto suo, continuò nel suo rito esorcistico. E tutto questo davanti agli occhi increduli e atterriti dei presenti in chiesa.

Nei giorni seguenti, la notizia, come era immaginabile, fece il giro della città, e in breve tempo finì anche sulle prime pagine dei giornali locali. Anche se don Gaetano cercò di gettare acqua sul fuoco minimizzando il fatto, le sue rassicurazioni non riuscirono però a tranquillizzare tante di quelle persone rimaste così scosse da un fatto decisamente inquietante.

Comunque sia, la vicenda fortunatamente ebbe poi un lieto fine.

Pochi giorni dopo infatti, per pura casualità, o, come ipotizzarono altri, grazie alla confessione dell'autore del furto sacrilego, le particole furono rinvenute  sopra uno dei confessionali della chiesa. Quanto invece all'identità della signora, poco altro si seppe di lei, se non che si trattava di una donna di mezza età, che non frequentava quella parrocchia e che il sacerdote senese conosceva solo di vista.

Ad oltre vent'anni di distanza da quel fatto, nonostante la credenza nell'esistenza del diavolo e dell'inferno, soprattutto a partire dal periodo post-conciliare, si sia progressivamente affievolita, causando quindi un inevitabile calo anche nella pratica esorcistica, nella nostra diocesi però viene ancora oggi prestata una discreta attenzione a questo ministero. Sono infatti tre gli esorcisti incaricati dal Vescovo ad operare in tutto il territorio diocesano. Un numero decisamente confortante, se si tiene conto che nelle 225 diocesi in cui è suddiviso il territorio nazionale, vi sarebbero complessivamente solo 240 esorcisti; per non parlare poi del resto del mondo, dove la situazione è ancora più drammatica: 404 sono infatti gli esorcisti che in tutto il mondo si trovano a dover fronteggiare un fenomeno in continua crescita, causa non solo il costante calo della fede e della pratica religiosa, ma anche il dilagare dell’occultismo e del satanismo; culti, che secondo gli esperti, rappresentano vere e proprie aperture alle varie manifestazioni diaboliche. “Tutte queste forme di occultismo, come questo grande ricorso verso le religioni d'Oriente, con le loro suggestioni esoteriche” – disse infatti il più famoso degli esorcisti italiani, Padre Gabriele Amorth - “sono porte aperte per il demonio. E il diavolo entra. Subito”.

 Andrea Verdiani

 

 

 

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