UN CONVEGNO DEGLI ARCHITETTI SENESI SU ARCHITETTURA ED URBANISTICA

News inserita il 17-10-2015 - Eventi Siena

 

Ventani: “Riflettiamo sul rapporto che ci deve essere tra il progetto architettonico ed il progetto di città”

 

Decine di architetti hanno partecipato ieri (venerdì 16 ottobre) al corso di aggiornamento professionale promosso dal proprio Ordine di Siena insieme alla Scuola permanente dell’Abitare, nella sala conferenze della Scuola edile. “La città. Architettura o urbanistica? Nella storia e nel contemporaneo”: questo  il titolo dell’evento formativo che si poneva l’obiettivo generale di delineare e discutere la specificità di approcci plurimi, che si confrontano entro diverse prospettive, con alcune questioni rilevanti per la cura della città e per il fare urbanistica ed architettura oggi.

Focus quindi su quei metodi volti a fare in modo che non esista un’architettura senza urbanistica né un’urbanistica senza architettura. “Oggi – spiega Francesco Ventani, vice presidente dell’Ordine degli Architetti PPC di Siena - vogliamo parlare del rapporto tra architettura ed urbanistica, tra il progetto architettonico ed il progetto di città. Ci interessa comprendere come si rapportino tra loro perché entrambe, architettura ed urbanistica, hanno l’obiettivo comune di perseguire il bello e l’utile a favore dei cittadini”. Nella dicotomia tra la realizzazione dei manufatti che compongono la città (architettura) e le regole che la sottendono (urbanistica), si è spesso creata una frattura, tutta moderna, tra il progetto della singola unità edilizia ed il progetto dell’unitarietà urbana che il mondo premoderno non sembrava conoscere. “In questo convegno – afferma Edoardo Milesi, direttore della Scuola permanente dell’Abitare -  trattiamo delle ferite che l’urbanistica del movimento moderno ha inferto all’urbanità sezionandola e introducendo lo zoning anche in contesti storici come la città di Siena. Oggi notiamo come si sia interrotto il rapporto tra chi progetta e chi abita, di conseguenza si sta perdendo qualità architettonica e qualità delle città. L’architetto progettista non è semplicemente un tecnico che lavora in edilizia. E’ prima di tutto – conclude Milesi - al servizio del cittadino e per questo crediamo che vada recuperato il rapporto umanistico che per noi è fondamentale”.

 

 

 

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