Le previsioni di fine ottobre del Centro Studi Turistici
Terre di Siena in cima per il turismo nel ponte di Ognissanti
Le Terre di Siena si preparano a un ponte di Ognissanti da record per il movimento turistico, confermandosi una delle mete più ambite della Toscana in questo autunno. I dati diffusi dal Centro Studi Turistici per Confesercenti Toscana, basati sulle principali piattaforme di prenotazione online, indicano una saturazione delle strutture ricettive di circa il 90% per le città e i centri d'arte della provincia. Tuttavia, le aree del sud della provincia, come la Valdorcia e la Valdichiana, si distinguono ulteriormente, con una previsione di occupazione al 91%, superando la media regionale.
Anche il Chianti e la Valdelsa mostrano buoni numeri, con tassi di occupazione previsti rispettivamente all'83% e all'81%. Queste percentuali, sebbene più contenute rispetto alla Valdorcia, rimangono comunque sopra la media della Toscana, a conferma dell'attrattiva senza tempo dei paesaggi senesi.
Un autunno positivo, con il turismo di qualità in aumento
“Probabilmente assisteremo a una positiva estensione di quanto registrato finora in questa stagione autunnale, che si è rivelata migliore rispetto al 2023, nonostante la parentesi negativa di metà ottobre causata dal maltempo,” commenta Filippo Grassi, Presidente provinciale di Assoturismo Confesercenti. Settembre e ottobre, infatti, hanno recuperato il calo di presenze registrato nel mese di agosto, offrendo una nuova occasione per apprezzare un turismo di qualità e un visitatore più consapevole e selettivo.
I numeri confermano una predominanza di turisti provenienti dall'estero, in particolare dal Nord America, interessati alla qualità dell’offerta e alla possibilità di vivere il territorio in modo autentico. Il clima insolitamente mite, che ricorda quasi una primavera anticipata, rende l’esperienza all’aperto ancora più allettante per chi desidera esplorare a piedi o in bicicletta.
Le Terre di Siena, con i loro percorsi naturalistici e la ricchezza di borghi storici, si prestano perfettamente a un turismo lento, che valorizza l’esperienza all’aria aperta e il contatto con la natura. “Questa tendenza rende le nostre terre una meta privilegiata per chi cerca una vacanza attiva, ma in armonia con il ritmo dei luoghi. Speriamo di mantenere questo trend fino alla fine dell’anno e chissà, magari anche oltre,” conclude Grassi.