TURISMO A SIENA? UN BEL DILEMMA

News inserita il 07-08-2019 - Attualità Siena

Una riflessione viene spontanea attraversando il corso di Siena, che pullula di negozi in franchising, al contrario di altre città e non offre nella via principale botteghe di artigiani e di quella senesità esportabile nel mondo che ne caratterizzerebbe acquisti più legati al territorio. Ceramica, ferro battuto, lavorazioni in legno, pelle, cuoio, prosciutti, salami e formaggi nonchè vini, non sono forse prodotti o attività legate al territorio? Perché relegarli alle retrovie? Lo straniero o il viandante...a questo punto molto viandante, ha forse bisogno di incontrare, nella via principale, catene note nelle città di tutto il mondo o ha forse bisogno della tipicità senese? Sicuramente problematiche legate agli affitti, alla fine fanno una brutta selezione naturale. Nessuna volontà di entrare in polemiche politiche ma una semplice presa di coscienza della realtà.

Nessun pacchetto di lusso o extra lusso o popolare (qualora esistesse) ci risulta che possa attirare l'attenzione del turismo per più di mezza mattinata nella nostra splendida città, dove tutto si limita ad una fugace visita alla piazza del campo e con tempi da "Pietro Mennea", salto alla cattedrale e ritorno al pullman per soggiornare nottetempo nella vicina Firenze o in altre città limitrofe che offrono anche locali all'aperto che noi ormai consideriamo "offese all'umanità". La movida a Siena non esiste, la città soffre anche di attacchi di orticaria nei confronti della musica dal vivo, rare aperture notturne dei musei, musei di contrada non sempre visitabili.

L'impressione oggettiva e non contestabile è quella di un centro storico in cui chi voleva la riduzione a "cimitero a cielo aperto" sia operazione perfettamente riuscita. La promozione turistica è troppo bassa e lontana dalla realtà, arenata negli splendidi anni '80 che furono...ma rimasta ahimè proprio lì.

Relativamente vera la mancanza di vie di comunicazione, dove oltre a una "Due mari" ancora non completamente raddoppiata ed una "Autopalio" raffazzonata, c'è un aeroporto per aeroplanini di carta, una linea ferroviaria obsoleta che nessuno prenderebbe nemmeno nel peggior caso della vita. Chi ci vuole raggiungere ci ha sempre raggiunto, affidandosi forse alla risalita della Merse.

Il pacchetto artistico dovrebbe essere un grosso traino con tutte le eccellenze del territorio anche in assenza del Palio, l'aggiunta di quest'ultimo sarebbe ulteriormente da sfruttare al 100% per incrementi eccezionali. Purtroppo non si vede niente del genere ma per curare un malato bisogna capire di che malattia soffre...

Simone Benvenuti

 

 

 

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