TRENI E DISAGI: "LA MIA ESPERIENZA DA PENDOLARE CON TRE CAMBI IN 20 MINUTI"

News inserita il 14-10-2018 - Attualità Siena

Un cittadino ci scrive raccontando la propria disavventura.

Disagi per i pendolari che utilizzano il treno. In questi giorni se n’è parlato molto e, probabilmente, si continuerà a farlo. Un nostro lettore, che è stato tra gli ‘sfortunati’ che hanno dovuto fare i conti con i ritardi e altri grattacapi, ci ha scritto una lettera. Pubblichiamo la sua testimonianza riferita alla giornata di giovedì scorso alla stazione di Siena.

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"Alle 8.10 di stamani mi sono seduto sul mio treno segnalato in partenza in orario per le 8.18 per Firenze. Alle 8.20 circa, senza che ci sia stata nessuna segnalazione acustica sul treno, vengo a sapere da altri passeggeri che il treno è soppresso e quindi mi sposto nel primo treno, segnalato in partenza in direzione Firenze, che presenta un ritardo di un'ora. Veniamo a sapere che un treno ha investito un cinghiale, questo, ormai ci siamo abituati, provoca forti ritardi perchè la linea fino a Poggibonsi è ad un solo binario ed ogni commento sull’arretratezza della nostra rete ferroviaria mi sembra superfluo, servono interventi e non chiacchiere!! Dopo circa dieci minuti, viene segnalato, sempre solo nei monitor, che il primo treno in partenza è in un altro binario, quindi altra migrazione di un folto gruppo di persone attraverso il sottopasso. Giusto il tempo di trovare posto e vedo fuori dal treno un grande fermento, altro cambio di vettura sempre con migrazione dal sottopasso per trovare posto nel primo treno in cui mi ero seduto 20 minuti prima.
Risultato: ci hanno costretti a 3 cambi di vettura in venti minuti, senza nessuna segnalazione acustica, in un caos completo di persone; molti turisti che si spostano in balia della disorganizzazione totale, scendono e salgono dai sottopassaggi con i loro bagagli spesso ingombranti. Questi episodi, frutto dell'incompetenza e disorganizzazione, non sono certo un bel bigliotto da visita per la nostra città! Mi chiedo lo stato d'animo dei numerosi turisti che provavano a seguire la folla e a chiedere a noi pendolari nell'assenza di comunicazioni in inglese (per la verità comunicazioni vocali non ce ne sono state neppure in italiano!!) se un pendolare "storico" come me ha provato confusione e abbandono".
Stefano Bugnoli

 

 

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