Richiamati dalla curiosità e soprattutto dalle lamentele dei cittadini, o di coloro che quotidianamente percorrono il tratto di strada della zona di Taverne d’Arbia, vogliamo segnalare il completo abbandono di alcuni lavori iniziati circa una anno fa e poi sospesi.
Stiamo parlando di un progetto contro il rischio idraulico lungo il fiume a Taverne, promosso dalla Provincia di Siena, che prevedeva un investimento complessivo di circa 2 milioni e 425 mila euro, con il contributo della Regione Toscana e risorse proprie dell’amministrazione provinciale per 130 mila euro. L’intervento mirava alla realizzazione di un argine lungo circa 900 metri, al fianco della viabilità di variante di Taverne d’Arbia, e comprendeva anche lavori sulle fognature per proteggere l’abitato dalle piene del fiume. A quanto ci risulta doveva sorgere anche un percorso ciclo-pedonale di collegamento fra i famosi e discussi impianti sportivi (non ancora terminati) e il sottopasso del raccordo autostradale Siena-Bettolle in direzione di Presciano.
I lavori iniziarono il 27 agosto 2014, ne parlammo anche in un articolo sul nostro giornale (link), quando le prime ruspe cominciarono ad abbattere gli alberi lungo gli argini del fiume.
Di seguito il video che ritrae proprio l’inizio dei lavori - https://www.youtube.com/watch?v=MPf5ygnrwyI
Data l’importanza di questo progetto, siamo stati sul posto per verificare la situazione e in effetti siamo molto lontani dall'obiettivo finale. E’ passato più di un anno e la fine del 2015 si avvicina, termine in cui si prospettava la conclusione dei lavori. A questo punto non crediamo che in circa due mesi si possa terminare quello che si ipotizzava di fare in un anno, ma non disperiamo: come dice un proverbio, la speranza è l’ultima a morire.
Non vogliamo alzare polemiche inutili, ma molti residenti si fanno giustamente delle domande, dato che sono stati stanziati molti soldi. Non vorremmo che questo progetto, come purtroppo spesso accade, diventasse la tela di Penelope, oppure finisca nel dimenticatoio. Ovviamente, se entro il 2015 i lavori riprenderanno, saremo pronti a ricrederci e felici di essere stati smentiti.
Leonardo Carapelli