STUDENTI ISCRITTI E CALO DELLE IMMATRICOLAZIONI: TUTTI I NUMERI DELLA TOSCANA

News inserita il 06-04-2023 - Toscana

I quattro atenei presenti nella regione registrano un dato negativo

Sebbene il sistema universitario in Italia sembra essere uno dei migliori in tutta Europa, in realtà il nostro Paese sembra detenere una delle percentuali più basse in Europa con un 29% (risultando superiore solo alla Romania che registra un 25%) di laureati compresi tra i 25 e i 34 anni nel 2020. Secondo i dati dell’Eurostat, l’Italia è ben lontana dalla media europea e dall'obiettivo che Bruxelles si è prefissato: far salire al 45% entro il 2030 la media dei giovani che hanno completato l'istruzione universitaria.

Calo demografico e desertificazione degli atenei

Secondo un’analisi dei dati parziali sugli immatricolati proposti dal MUR, nell’anno accademico 2021-2022, le domande di immatricolazioni hanno fatto registrare un brusco calo. Questa diminuzione degli studenti sembra essere connessa con un fenomeno che sta preoccupando sempre più il nostro Paese: il calo demografico. Si ritiene che tra 9 anni circa, la popolazione tra i 3 e i 18 anni sarà destinata a ridursi di 1,4 milioni, per arrivare a 1,7 milioni entro il decennio successivo. Questo trend demografico negativo ha delle ricadute anche sulle università che sembrano essere destinate a vivere una vera e propria desertificazione. Attualmente, per l’anno accademico 2021-2022 gli immatricolati ammontano al 13,8%, entro il 2041-2042 sarà ragionevole attenderci circa 70 mila immatricolati in meno rispetto a quelli del 2021-2022 (Fonte: Osservatorio Talents Venture su dati ISTAT e MUR)

Secondo uno studio realizzato da Talents Venture il calo delle nascite, sommato ai flussi degli studenti che lasciano il Sud, rischia di svuotare molti atenei soprattutto nel meridione. Sono sempre maggiori gli studenti che lasciano le proprie residenze per trasferirsi al Centro e al Nord dove sembrerebbe che le prospettive di lavoro e della qualità della vita siano migliori.

Secondo i dati forniti dal MUR, tra le regioni colpite dal calo di immatricolazioni troviamo anche la Toscana con un -7,4%, ossia 9 mila studenti in meno rispetto allo scorso anno accademico, perdendo così il suo primato. Tutti e quattro gli atenei presenti nella regione registrano un dato negativo, come Firenze e Pisa, con una diminuzione rispettivamente pari al -7,2% e 4,2%. Da bollino rosso è Siena, che registra una perdita pari a -16,5%. Anche la presenza degli studenti stranieri è diminuita fortemente nel territorio toscano, con un -25% di immatricolazioni. La Toscana, che da sempre ha attirato a sé milioni di studenti provenienti da tutto il mondo, rappresenta l’emblema di una forte crisi del sistema universitario italiano, che non è più grado di attirare abbastanza studenti sia italiani sia stranieri. Se poi si pensa alla generale fuga di cervelli che da anni coinvolge i giovani di tutta Italia non è difficile comprendere che se non l’università italiana non ripensa al proprio sistema con un’offerta formativa più competitiva e a riorganizzare i propri modelli di apprendimento, ben presto assisteremo ad una totale desertificazione. Bisognerebbe seguire, ad esempio, la linea formativa delle università telematiche, come ad esempio i corsi offerti dall’Unicusano. In generale, tra le varie facoltà e corsi di laurea online l’offerta formativa è sempre di pari passo con le esigenze del mercato del lavoro, garantendo ai propri studenti, la possibilità di poter scegliere tra un’offerta formativa completamente online o in modalità blended learning (mista).

 

 

 

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