I consiglieri del Partito Democratico colligiano in un’interrogazione chiedono al Sindaco il programma degli interventi per il decoro e la sicurezza stradale
Strade dissestate e promesse disattese: il PD incalza la Giunta di Colle Val d'Elsa
COLLE VAL D'ELSA – A quasi un anno dal suo insediamento, la Giunta comunale di Colle Val d'Elsa guidata dal centrodestra finisce nel mirino dell’opposizione. I consiglieri del Partito Democratico colligiano hanno presentato un’interrogazione ufficiale, all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale del 29 aprile, per chiedere conto dello stato della viabilità cittadina e del piano di interventi promesso in campagna elettorale.
Secondo i rappresentanti del centrosinistra, a fronte di numerosi annunci e dichiarazioni pubbliche, non è stato ancora realizzato alcun intervento significativo sul fronte della manutenzione stradale. «Dopo una campagna elettorale all’insegna del “chiavi in mano” – si legge nella nota dei consiglieri – ci saremmo aspettati un cambio di passo. E invece, a parte qualche rattoppo sporadico, non c’è una sola strada comunale rifatta in maniera adeguata».
Il problema, sottolineano, non è solo di immagine – pur importante in una città a vocazione turistica – ma soprattutto di sicurezza. Il degrado del manto stradale, con buche e avvallamenti diffusi, rappresenta un pericolo concreto per automobilisti, motociclisti e pedoni. A questo si aggiunge l’assenza quasi totale di segnaletica orizzontale, che rende la circolazione ancora più rischiosa.
Nell’interrogazione si richiede al Sindaco se esista un report aggiornato sulle segnalazioni relative alle condizioni delle strade, e soprattutto se vi sia un programma definito per gli interventi di manutenzione previsti nel 2025. Il PD chiede anche chiarimenti sui piani relativi alla sistemazione dei marciapiedi e al ripristino della segnaletica, ritenuti fondamentali per garantire una mobilità urbana sicura e decorosa.
«La manutenzione delle strade – concludono i consiglieri – non è una gentile concessione, ma un dovere istituzionale. L’Amministrazione non può più rimandare: servono risposte concrete e tempi certi».
